Il Patto Atlantico compie 75 anni e non è mai stato così in difficoltà
Il trattato del Nord Atlantico fu sottoscritto il 4 aprile 1949 da dodici Paesi, a firmarlo per l’Italia fu il repubblicano Carlo Sforza. Da allora si sono aggiunte al gruppo venti nazioni, ultime arrivate Finlandia e Svezia, spinte dall’espansionismo di Vladimir Pu tin. L’anniversario è celebrato in questi giorni a Washington, nel summit Nato che potrebbe essere l’ultimo di Joe Biden e l’ultimo a garantire, almeno a parole, sostegno incondizionato a Kiev. Il presidente americano ieri ha usato toni trionfali: «Inizia lo storico vertice per celebrare il 75mo anniversario dalla fondazione della Nato, la più forte alleanza difensiva della Storia». Ma i numeri e la ricorrenza tonda non bastano a giustificare l’ottimismo: il futuro dell’alleanza non è mai stato incerto come oggi e mai essa è apparsa così debole. Anche agli occhi della Cina, che in questi stessi giorni ha spedito i propri soldati a fare un’esercitazione su vasta scala a Brest, in Bielorussia, città di confine con la Polonia e dunque con l’alleanza atlantica: un guanto di sfida, un segno dei tempi. (...)
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