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Emmanuel Macron, tam-tam all'Eliseo: "Crisi istituzionale e dimissioni"

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La mancanza della maggioranza assoluta all'interno dell'Assemblea Nazionale in Francia dopo le elezioni legislative di ieri, domenica 7 luglio, fa sì che il Paese di Emmanuel Macron si ritrovi nell'incertezza più totale. Le urne hanno "premiato" come prima forza politica il Nuovo Fronte Popolare di Jean-Luc Melenchon; a seguire i macroniani e al terzo posto il Rassemblement National di Marine Le Pen. 

Visto il caos generato dall'esito delle elezioni, sono tanti gli scenari che si aprono in Francia dopo il voto. "Ultimora.net" su X ne individua cinque. Il primo è quello di un governo di minoranza a guida NFP, che porterebbe con sé però un alto rischio di mozioni di sfiducia e quindi un certo livello di instabilità. Il secondo scenario prevede invece l'alleanza di Ensemble di Macron con la destra moderata dei Repubblicani: in questo caso però sarebbe necessario un accordo di astensione con alcuni partiti.

 

 

 

Terza ipotesi è quella di una larga intesa tra Ensemble, socialisti del PS e Repubblicani: si tratterebbe di una coalizione mai vista nella Quinta Repubblica. Quarto scenario un governo tecnico, e anche in questo caso si tratterebbe di un'altra novità per la Quinta Repubblica, ma col rischio di mozioni di sfiducia. Infine c'è l'ipotesi di una crisi istituzionale con tanto di dimissioni di Macron. Quest'ultima possibilità nasce dal fatto che in base alla Costituzione, il Parlamento può essere sciolto solo una volta in un anno e almeno un anno dopo l'ultimo scioglimento. Macron, quindi, non potrebbe sciogliere l'Assemblea nazionale prima del luglio 2025. E per evitare un'ulteriore situazione di stallo, potrebbe decidere di dimettersi e rimandare la Francia al voto. 

 

 

 

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