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Attal si dimette, Macron lo tiene al suo posto: "Per il momento", caos a Parigi

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Il premier francese Gabriel Attal ha lasciato palazzo Matignon, la sede del governo, e si è diretto all'Eliseo per presentare al capo dello Stato, Emmanuel Macron, le dimissioni. I rapporti fra i due sono diventati difficili, secondo il loro entourage, nelle ultime settimane, dopo lo scioglimento: "Non ho scelto io di sciogliere l'Assemblée - ha detto ieri sera Attal dopo l'annuncio dei risultati del ballottaggio - ma ho rifiutato di subirlo".

Una volta arrivato all'Eliseo, Attal ha consegnato le sue dimissioni nella mani di Macron. Ma il presidente francese le ha rifiutate. E così ha chiesto al premier Attal, che si era recato all’Eliseo per fare un passo indietro dopo il risultato delle elezioni, di restare per il momento nel ruolo di primo ministro al fine di garantire una stabilità del Paese. Con Gabriel Attal è giunto alla presidenza anche il ministro dell'Interno, Gérald Darmanin. Darmanin si è trattenuto a colloquio con Macron dopo l'uscita di Attal, secondo quanto si apprende. Intanto in Europa le sinistre salgono sul carro del voto francese. 

"L'esito delle parlamentari in Francia ci dà un certo sollievo", ha detto il portavoce del cancelliere tedesco, Steffen Hebestreit, commentando il risultato delle elezioni francesi, che ha visto ieri la sconfitta di Marine Le Pen. Il portavoce ha comunque sottolineato che "resta adesso da vedere quali saranno gli sviluppi politici alla luce di questa inusuale costellazione" uscita dalle urne. Scholz avrà opportunità di parlarne con il presidente Emmanuel Macron a Washington al vertice Nato, ha concluso. Ma nessuno sottolinea l'aspetto più inquietante: la Francia non potrà essere governata. 

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