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Francia al voto. Prima l'estrema sinistra e Le Pen terza. Macron (nel mirino) tace. Ingovernabilità: gli scenari

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Secondo turno delle legislative in Francia dall'esito clamoroso. Dopo la netta affermazione della scorsa domenica di Marine Le Pen e del Rassemblement National, a sorpresa nel secondo turno la spunta l'estrema sinistra del Nuovo fronte popolare guidato da Jean-Luc Mélanchon. Marine Le Pen e il RN solo terzi, dietro ad Ensemble, a cui fa riferimento Emmanuel Macron, a cui nessuno accreditava un simile risultato. La strategia dell'ammucchiata e della "desistenza", insomma, ha sortito i suoi effetti, con la complicità di un'affluenza altissima. Il risultato, però, è che all'orizzonte non c'è alcuna maggioranza possibile. Subito dopo il voto, da RN al Fronte popolare, tutti contro Macron, accusato di aver fatto piombare il Paese nel caos dai lepeniani e a cui invece Mélenchon chiede di governare, subito. Le Pen da par suo assicura: "La vittoria è solo rimandata". La cronaca di liberoquotidiano.it

Ore 23.15 - L'ultima proiezione
La nuova proiezione Elabe per Bfmtv, Rmc e La Tribune diffusa alle 22 conferma la vittoria del Nuovo fronte popolare (Nfp) al primo posto nel secondo turno delle elezioni legislative francesi, con il blocco centrista della maggioranza presidenziale di Emmanuel Macron al secondo posto e il blocco del Rassemblement National (RN) di Marine Le Pen e Jordan Bardella soltanto al terzo posto. Stando ai nuovi dati, al blocco delle sinistre Nfp vanno fra 182 e 193 seggi, ben lontano dalla maggioranza assoluta di 289 seggi sui 577 che compongono l'Assemblea nazionale. Al secondo posto il blocco centrista sotto la bandiera di Ensemble - che include Renaissance di Macron, MoDem e Horizons - ottiene fra 157 e 163 seggi, mentre al terzo posto l'RN e i suoi alleati (inclusa la fazione di Les Républicains LR che ha seguito il contestato presidente del partito Eric Ciotti nella sua alleanza con RN) ottengono fra 136 e 144 seggi. Reconquête di Eric Zemmour non ottiene seggi. 

Ore 23.06 - Macron assicurerà il rispetto della scelta del popolo
"Nel suo ruolo di garante delle nostre istituzioni, il presidente assicurerà che la scelta sovrana del popolo francese sia rispettata". Lo dice l'Eliseo dopo i risultati del ballottaggio delle elezioni francesi, ricordando che "la questione è se potrà essere formata una coalizione coesa per raggiungere i 289 deputati" necessari per la maggioranza. E ancora la presidenza francese sottolinea: "Il centro era stato dichiarato morto, ma è qui, anche sette anni dopo al potere".

Ore 22.42 - Darmanin: governo di destra e no a France Insoumise
Il ministro dell'Interno uscente francese Gérald Darmanin, rieletto deputato, parlando con Bfmtv dopo il voto ha chiesto un "governo di destra" e "nessuna coalizione con la France insoumise e il Fronte popolare". "Il Paese è a destra" dopo le elezioni legislative, ha dichiarato. E ancora: "Dobbiamo governare a destra. E non fare una coalizione con la France insoumise e il Fronte popolare", ha detto. Dopo il primo turno, Darmanin ha beneficiato del ritiro del candidato de La France Insoumise (LFI) Leslie Mortreux, appartenente al Nuovo fronte popolare (Nfp), che si è ritirato per fare 'barrage' contro l'estrema destra del Rassemblement National.

Ore 22.31 - Nuove proiezioni: cala il Nfp
Si riducono leggermente i risultati della sinistra francese che mantiene tuttavia il primato in queste legislative. Secondo la proiezione Ifop per Le Figaro, il Nuovo Fronte Popolare otterrebbe tra 188 e 199 deputati nel prossimo emiciclo, rispetto ai 164-169 dello schieramento presidenziale. Rassemblement National avrebbe un numero compreso tra 135 e 143 seggi. Il Nuovo Fronte Popolare è primo anche secondo la nuova proiezione Elabe per BFMTV, RMC e La Tribune, in questo secondo turno di elezioni legislative, davanti a Ensemble, Raggruppamento Nazionale e ai suoi alleati. Ma anche questa nuova proiezione riduce i numeri iniziali per la sinistra. Estrema sinistra: 0 seggi Nuovo Fronte Popolare: da 182 a 193 seggi Sinistra varia e dissidenti: 12 seggi Ensemble: da 157 a 163 posti I Repubblicani (LR) e altri: 67 seggi Rassemblement National e alleati (compreso LR Ciotti): da 136 a 144 seggi Sovranisti vari ed estrema destra: da 0 a un seggio Altri (vari, ecologisti vari, regionalisti, etc).

Ore 22.13 - Autain invita a proporre un primo ministro unitario
Clémentine Autain, deputata de La France Insoumise (LFI) dell'11esima circoscrizione di Seine-Saint-Denis, ha invitato i deputati della gauche a riunirsi domani, lunedì, per proporre un primo ministro unitario. Lo riporta Bfmtv.

Ore 22.09 - Estremisti di sinistra seminano il panico a Parigi
Sono stati registrati scontri a Parigi e Rennes dopo i risultati del secondo turno delle elezioni legislative in Francia. Nella capitale, secondo fonti della polizia riprese dal quotidiano "Le Figaro", 500 individui di estrema sinistra, incappucciati, si sono radunati vicino a Place de la Re'publique, in rue Charlot, per poi scontrarsi con le forze dell'ordine. A Rennes la prefettura aveva emesso un'ordinanza che "vieta le manifestazioni" per evitare di "disturbare l'ordine pubblico". Ma diverse organizzazioni hanno organizzato un raduno e nel centro della citta',e si sarebbero verificate tensioni con la polizia.

Ore 22.01 - L'ultima proiezione
Il Nuovo Fronte Popolare tra i 171 e i 187 seggi, il blocco macroniano di Ensemble 152-163, il Rassemblement National tra 134 e 152 seggi. Questa la composizione dell'Assemblea Nazionale francese secondo l'ultima proiezione Ipsos pubblicata pochi minuti fa. Nel dettaglio la proiezione aggiornata di Ipsos indica che all'interno del Fronte Popolare La France Insoumise avrebbe tra i 69 e i 75 deputati, il Partito Comunista 11, gli Ecologisti tra 32 e 36, i Socialisti tra 59 e 65 deputati. Altri di sinistra tra 14 e 16. Nel blocco macroniano, la formazione del presidente della Repubblica, Reinassance, avrebbe raggiunto tra 96 e 102 seggi, Modem tra 32 e 35, Horizons tra 24 e 28. A destra, il RN avrebbe tra 120 e 134 seggi, gli alleati Repubblicani tra 14 e 18. I Repubblicani non alleati con il RN tra 63 e 68 seggi.

Ore 21.50 - Mélenchon: Macron via e nomini un nostro premier
"Macron se ne vada o nomini un premier tra le nostre fila". E' l'aut aut posto da Jean-Luc Melenchon, che con la sua 'France insoumise' è uno dei partiti della coalizione Nfp arrivata a sorpresa prima nel secondo turno delle legislative.

Ore 21.42 - Ciotti: alleanza della vergogna
"Un'alleanza della vergogna, la sinistra vince grazie al signor Macron". Eric Ciotti, il leader contestato dei Republicains per l'alleanza con Rn, commenta così la vittoria dell'Nfp e gli accordi di desistenza dei macronisti e della sinistra che hanno fermato l'avanzata dell'estrema destra.

Ore 21.30 - Attal: domani presenterò le dimissioni
"Questa sera per la Francia comincia una nuova era, perche' il centro di gravita' del potere sara' nelle mani degli elettori e del Parlamento". Lo ha affermato il primo ministro uscente, Gabriel Attal, dopo il secondo turno delle elezioni legislative. Attal ha annunciato la volonta' di rassegnare le dimissioni gia' domani mattina al presidente Emmanuel Macron. "Non ho scelto io questo scioglimento, ma mi sono rifiutato di subirlo. Il mio impegno in questa campagna e' stato per me un dovere", ha detto Attal commentando le evoluzioni politiche nel Paese. "Questa sera, nessuna maggioranza assoluta puo' essere guidata dagli estremisti. Lo dobbiamo a questo spirito francese, cosi' profondamente attaccato alla Repubblica e ai suoi valori", ha concluso.

Ore 21.26 - Marine Le Pen: vittoria solo differita
"La marea sta continuando a montare" e "la nostra vittoria è solo differita". E' quanto ha affermato su Tf1 Marine Le Pen alla luce dei risultati del secondo turno elettorale che a sorpresa hanno visto la vittoria, almeno secondo le proiezioni, della formazione di sinistra, il nuovo fronte popolare mentre Rassemblement National sarebbe giunto solo terzo superato pure dai centristi che fanno capo al presidente Macron. Da segnalare anche la sconfitta della sorella di Marine Le Pen, Marie-Caroline, che ha perso il confronto con il candidato del Nuovo Fronte 

Ore 21.20 - Marion Maréchal: Un dramma
"Un dramma": così l'eurodeputata francese e nipote di Marine Le Pen, Marion Maréchal, commenta il risultato elettorale in Francia. "Questa Assemblea Nazionale non è rappresentativa di ciò che pensano i francesi", ha detto a Bfmtv al termine del secondo turno delle legislative. "I francesi sono prevalentemente a destra", dichiara l'ex vicepresidente del partito di estrema destra Reconquête, deplorando un futuro governo "che si sposterà a sinistra".

Ore 21.19 - Macron, nessuna reazione diretta
Ancora nessuna reazione diretta del Presidente della Repubblica francese c'è stata riguardo all'esito delle elezioni legislative francesi: attraverso i suoi Emmanuel Macron - che ha deciso questo voto anticipato - ha semplicemente invitato alla "cautela" dell'analisi. Macron - definito perdente da Jean-Luc Mélenchon secondo il quale il presidente "ha il dovere di chiedere al Nuovo Fronte Popolare di governare" - evidentemente intende prendersi il suo tempo, mentre è atteso tra gli ultimi leader ad arrivare al Summit Nato di Washington Dc, che si terrà la prossima settimana.

Ore 21.12 - Sejourné: Melenchon non può fare il premier 
"Melenchon non può fare il primo ministro": è quanto afferma il ministro degli Esteri in carica Stephane Sejourné, fedelissimo di Macron. A conferma che il nodo politico non verrà sbrogliato in tempi brevi. 

Ore 21.10 Edouard Philippe, nessuna maggioranza
"La verità è che nessuno dei blocchi politici dell’Assemblea dispone da solo della maggioranza sufficiente per governare", commenta l'ex primo ministro Édouard Philippe. La decisione di sciogliere l’Assemblea nazionale, che avrebbe dovuto essere un momento di chiarimento, ha invece portato a una grande indeterminazione". Philippe chiede un accordo a sinistra "ma senza la France Insoumise", conclude.

Ore 21.07 - Hollande: mio dovere sbarrare la strada alla destra
L'ex presidente francese Francois Hollande dice di aver "ritenuto che il mio dovere fosse quello di fare di tutto per impedire che l'estrema destra salisse al potere, ma anche per aprire una strada di speranza. Perché non possiamo creare un percorso attraverso gli ostacoli", ha dichiarato l'ex presidente, che ha accolto e ringraziato la mobilitazione di tutti i partiti della sinistra.

Ore 21.00 Macron stasera non parla
Stasera non ci sarà una dichiarazione del presidente francese, Emmanuel Macron. Lo ha indicato l'Eliseo dopo l'annuncio dei risultati del secondo turno delle legislative. Secondo quanto comunicato dal palazzo presidenziale, Macron aspetterà la "composizione" della nuova Assemblea nazionale "per prendere le decisioni necessarie".

Ore 20.54 - Rieletta Elisabeth Borne
L'ex premier francese e candidata con Ensemble Elisabeth Borne è stata rieletta nel Calvados. Borne si è aggiudicata il 56,37% dei voti al secondo turno delle elezioni legislative francesi.

Ore 20.45 - L'appello di Glucksmann
"Siamo in testa, ma siamo in un'assemblea divisa e quindi dovremo comportarci da adulti". Lo ha dichiarato Raphael Glucksmann, il leader della sinistra moderata francese, al termine del secondo turno delle elezioni legislative che hanno posto il lasciato in cima ai risultati. "Dovremo parlare, dovremo discutere, dovremo dialogare", ha aggiunto. "Il cuore del potere e' stato trasferito all'Assemblea e e' necessario e fondamentale un cambiamento della cultura politica. 

Ore 20.38 - Bardella: alleanza del disonore getta la Francia tra le braccia dell'estrema sinistra
"Ringrazio gli elettori per l'ondata patriottica", ha premesso il presidente del Rassemblement National (Rn), Jordan Bardella, commentando i risultati del secondo turno delle elezioni legislative, che hanno visto l'Rn al terzo posto. "Il Rn raggiunge il risultato più importante di tutta la sua storia. Purtroppo gli accordi elettorali pericolosi privano i francesi di una politica di risanamento. Questa sera i loro accordi elettorali gettano la Francia nelle braccia dell'estrema sinistra di Melenchon", ha picchiato durissimo Bardella, mettendo nel mirino Macron.

Ore 20.30 - Portavoce RN: Francia nel pantano
Il portavoce del Rassemblement National (Rn), Sebastien Chenu, si è detto "deluso" dai risultati del secondo turno delle elezioni legislative, sottolineando che - a suo parere - la Francia "è sprofondata nel pantano" a causa di "alleanze innaturali". "Saremo un'autentica forza di opposizione, i macronisti hanno finito per eleggere il Nuovo Fronte Popolare", ha aggiunto commentando il terzo posto della forza politica guidata da Bardella e Le Pen.

Ore 20.26 - Macron invita alla prudenza
Emmanue lMacron invita alla "cautela" di fronte ai risultati di queste legislative francesi. Il presidente della Repubblica dall'Eliseo sottolinea che i risultati non rispondono alla domanda "chi governa". Dopo aver assicurato che il "blocco centrale" non è "morto", l'entourage del presidente secondo la tv francese ha invitato alla "cautela".

Ore 20.24 - E ora che succede?
Se il fronte anti Le Pen, l'estrema sinistra, va verso una netta affermazione (a sorpresa) in Francia, la maggioranza in Parlamento resta un miraccio: nessuno schieramento può vantarla, servirà un governo di coalizione che superi i veti incrociati. Ad esempio quello pronunciato da Macron nei confronti di Melenchon, e viceversa, almeno stando alle dichiarazioni del leader di estrema sinistra subito dopo i primi risultati. La Francia, insomma, rischia di piombare nel caos e nell'ingovernabilità.

Ore 20.17 - Chenu (RN): Francia nel pantano
La Francia "è sprofondata nel pantano" dopo "alleanze contro natura". Lo afferma Sébastien Chenu, tra i dirigenti più influenti del Rassemblement National, dopo i primi exit poll del secondo turno delle elezioni legislative in Francia, che darebbero il Fronte popolare vittorioso. 

Ore 20.14 - Mélenchon: nessun negoziato, governiamo noi. Attal si dimetta
 presidente francese Emmanuel Macron ha "il potere di chiamare il Nuovo Fronte popolare a governare". Lo ha detto Jean-Luc Melenchon, leader della sinistra in seguito alle proiezioni dei risultati delle legislative. "Noi rifiutiamo i negoziati" ha detto Melenchon. "Nfp è l'unica alternativa"."Il presidente deve piegarsi" ai risultati della sinistra, che diventa la maggioranza nell'Assemblea, sotto la bandiera della coalizione del Nuovo Fronte Popolare", ha detto. Invitando Macron a nominare un nuovo primo ministro dall'alleanza dei partiti di sinistra, Melenchon ha detto che "il primo.  ministro deve andarseneIl presidente ha il dovere di chiamare a governare il nuovo Fronte popolare. In NFP "applichera' soltanto il suo programma, ma tutto il suo programma". Mélenchon invoca insoma le dimissioni di Attal. "Abbiamo salvato la repubblica", ha poi aggiunto il leader di estrema sinsitra.

Ore 20.12 - Mélenchon primo, "pronti a governare"
Clamoroso: in Francia al secondo turno è primo il Fronte Popolare di Mélenchon, Le Pen addirittura terza. E il leader di estrema sinistra passa subito all'attacco: "Macron è stato sconfitto, basta scuse. Abbiamo ottenuto un risultato che dicevano fosse impossibile. Il Fronte Popolare ora è pronto a governare"

Ore 20.09 - Exit-poll: nessuno ha la maggioranza assoluta
Secondo i primi exit poll del secondo turno delle legislative in Francia, nessuno dei tre blocchi principali ottiene la maggioranza assoluta.

Ore 20.07 - Eletto Holland
Francois Hollande eletto con il 43.3% dei voti. L'ex presidente socialista francese ha conquistato il seggio di Correze.

Ore 20.01 - Clamoroso ribaltone: Le Pen solo terza? I primi exit-poll
Il Nuovo fronte popolare prima con 180-215 seggi, secondo una proiezione Ifop per Tf1. Segue la coalizione di Emmanuel Macron, Ensemble, con 150-180 seggi, mentre Rn di Marine Le Pen e Jourdan Bardella sarebbe solo terzo con 120-150.  Sempre secondo il sondaggio di Ifop, i Repubblicani hanno conquistato tra 60 e 65 seggi.  Clamoroso: Le Pen e RN sarebbero terzi.

Ore 20.00 - Assemblea nazionale, rafforzata la sicurezza
Rinforzate tutte le misure di sicurezza nelle principali città francese. Particolarmente rigide quelle scattate all'esterno della sede dell'Assemblea nazionale a Parigi 

19.41 - Altro exit-poll, clamoroso ribaltone?
Un nuovo exit poll - diffuso sia in Belgio che in Svizzera (dalla Tribune de Geneve) annuncia un risultato a sorpresa: secondo queste proiezioni il Fronte Popolare avrebbe addirittura sorpassato il Rassemblement per numero di seggi. Ma la forbice è oggettivamente molto ampia: la sinistra conquisterebbe tra 150 e 220 seggi. Insomma, cifre troppo ballerine per essere considerate un vero indizio  

Ore 19.21 - Exit poll belgi: Rn non avrà la maggioranza
Il Rassemblement National di Le Pen e Bardella non otterrà la maggioranza assoluta dei seggi: lo sostengono i media del Belgio diffondendo come di consueto degli exit poll che aggirano il divieto vigente in Francia. Il canale tv RTBF accredita la destra di una forbice tra i 210 e i 228 seggi, così come indicavano gli istant-poll del pomeriggio. La maggioranza è di 289. Il fronte popolare si attesta a 170 seggi, i macroniani a 140. Il rischio, insomma, è quello del caos e dell'ingovernabilità.

Ore 19.01 - Nuova Caledonia, eletto indipendentista
Emmanuel Tjibaou, uno dei figli dell'emblematico leader Kanak assassinato nel 1989, e' stato eletto deputato in Nuova Caledonia con il Nuovo Fronte Popolare. Si tratta del primo indipendentista eletto dal 1986. In Nuova Caledonia, scossa dalle violenze da meta' maggio, la partecipazione al voto e' stata molto alta al 71,35%, rispetto al solo 45,15% del secondo turno del 2022. Al primo turno, nella seconda circoscrizione, Emmanuel Tjibaou e' arrivato in testa con il 44% dei voti.

Ore 18.30 - Macron vede leader maggioranza; "no commenti dopo voto"
Il presidente francese, Emmanuel Macron, sta incontrando all'Eliseo il primo ministro Gabriel Attal e i leader dei partiti della maggioranza uscente. Lo ha appreso Le Figaro. L'incontro ha luogo un'ora e mezza prima dell'annuncio dei risultati del secondo turno delle elezioni legislative. Secondo l'entourage del Capo dello Stato, pero', "non è previsto alcun discorso in questa fase" del Presidente della Repubblica dopo le elezioni.

Ore 17.20 - Affluenza finale prevista al 67/67,5% 
L'affluenza finale per il secondo turno delle elezioni francesi è stimata al 67% dagli istituti Ipsos e Opinionway, al 67,1% da Elabe e al 67,5% da Ifop, rispetto al 66,7% del primo turno. Si tratterebbe di un record dalle elezioni legislative anticipate del 1997. Secondo alcuni istituti demoscopici, l'alta affluenza potrebbe avvantaggiare il Rassemblement national, che picchia duro da giorni parlando di "vittoria rubata" in riferimento alle desistenze degli avversari, invocando così un'altissima adesione al voto.

Ore 17 - Francia: alle 17 affluenza record al 59,71%
A tre ore dalla chiusura dei seggi in Francia per il secondo turno delle elezioni legislative, il dato dell'affluenza delle 17 conferma una partecipazione record al voto. Secondo le cifre comunicate dal ministero dell'Interno, alle 17 aveva votato il 59,71% degli elettori. Al primo turno alla stessa ora aveva votato il 59,39%. Una partecipazione che segna il record dal 1981, quando alle 17 aveva votato il 61,4%,

Ore 16.30 - Possibile intervento di Macron dopo la chiusura delle urne
Dopo aver votato a Le Touquet, nella quarta circoscrizione elettorale del Pas-de-Calais, Emmanuel Macron tornerà poi a Parigi e all'Eliseo intorno alle 18 per seguire la serata elettorale, ha appreso BFMTV. È possibile un intervento del Capo dello Stato a seguito dei risultati.

Ore 16 - Rischio scontri e disordine pubblico: vetrine rinforzate sugli Champs-Elysées
I commercianti degli Champs-Elysées hanno protetto le vetrine dei negozi con dei pannelli di legno e chiodi. Delle grandi inferriate sono state montate fuori da alcuni negozi di alta moda.

Ore 15 - Affluenza più forte dove Rn ha trionfato al primo turno
Gli ultimi dati sulla affluenza (alle 12 al 26,63%, il dato più alto per un'elezione legislativa dal 1981) rivelano che la partecipazione è più alta nei dipartimenti in cui il partito di Marine Le Pen è andato meglio nel primo turno. Mentre è più bassa dove il 30 giugno si sono affermati i partiti di sinistra.

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