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Biden e i problemi di salute, il nuovo indizio: "Le pause nell'intervista"

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"La sfida più grande per Joe Biden è che per la maggior parte degli americani ogni pausa riflessiva appare ora come un errore", in inglese "lapse", intervallo inteso anche come "assenza".  Il commento è di un utente di X, che condivide un frammento della intervista che il presidente degli Stati Uniti ha concesso ad Abc News. Venti minuti in cui il leader democratico avrebbe dovuto riscattarsi dopo il disastroso faccia a faccia contro Donald Trump sulla Cnn

Un duello, stra-preso, che non solo ha scavato un ulteriore solco tra lui e lo sfidante repubblicano, ma che ha pesantemente scosso gli stessi dem, preoccupatissimi per le condizioni psicofisiche del capo della Casa Bianca, tanto che ormai l'ipotesi del passo indietro, se non addirittura delle dimissioni, è stata formalmente ventilata a sinistra da esponenti di spicco e suggerita da opinionisti di peso.

 

 

 

L'unico freno al ribaltone, l'assenza di reali sostituti di Biden: la sua vice Kamala Harris sarebbe la mazzata definitiva alle speranze di recupero, mentre l'unica carta valida in mano ai democratici, Michelle Obama, si scontra con la ritrosia dell'ex First Lady a scendere in campo in prima persona. 

L'intervista alla Abc, in ogni caso, non ha per nulla fugato i dubbi sullo stato di salute del presidente. Sia pur meno impacciato e tentennante rispetto al duello con Trump, Biden si è dimostrato nuovamente lento e incerto, non convincendo né nella forma né nel merito. 

 

 

 

Pesano sul suo conto le ironie piuttosto sconcertanti sia sulla salute ("Se il Signore Onnipotente scendesse e dicesse 'Joe, esci dalla corsa', io uscirei dalla corsa, ma lui non scenderà", ha detto a un certo punto incalzato dal conduttore George Stephanopoulos) sia sul dato politico, relativo ai sondaggi che danno al 36% il suo livello di approvazione da parte degli elettori ("Non ci credo"). Risposte evasive e deludenti che molto probabilmente contribuiranno ad affossarlo ancora di più. E tra pochi giorni i dem saranno chiamati a un verdetto definitivo: sostituirlo, rischiando il tutto per tutto, o aggrapparsi al vecchio leader per mancanza di alternative?

 

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