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Regno Unito, onda rossa: tutto come previsto, stravince Stramer. Conservatori mai così male

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Urne chiuse nel Regno Unito, dove si è votato per il rinnovo della Camera dei comuni. Elezioni politiche dove il super-favorito era da mesi Keir Starmer, leader del Partito laburista, e tale si è confermato sin dai primi exit-poll. Il Regno Unito svolta a sinistra, così come veniva previsto da ogni sondaggio da mesi a questa parte. Restavano solo da comprendere le proporzioni della vittoria. Dopo 14 anni di dominio dei conservatori, guidati alle urne da Rishi Sunak, la sinistra torna al potere.

 Stando agli exit-poll i laburisti di Starmer ottengono una maggioranza larghissima, don 410 seggi: la maggioranza è 325. Un margine di 85 seggi. Crollano i conservatori, che non hanno mai ottenuto così pochi seggi dalla loro fondazione, nel 1834. I seggi ai lib-dem sono 61, per il Reform Uk di Nigel Farage sono 13 seggi. Male anche gli scozzesi dell’Snp, fermi a 10 seggi. Due per i verdi

Nella notte sono poi arrivate le prime proiezioni che hanno offerto un quadro più chiaro della situazione confermando comunque l'avanzata dei laburisti che governeranno il Paese. Secondo i dati riportati dalla Bbc, la maggioranza laburista viene ridotta nelle aspettative da 410 a 405 seggi, mentre ai conservatori di Rishi Sunak vengono attribuiti ora 154 possibili deputati, il minimo storico, peggio dei 156 del 1906. Il balzo dei liberaldemocratici viene pure lievemente ridimensionato, da 61 a 54 seggi previsti, mentre alla destra populista di Reform UK vengono accreditati 4 seggi certi invece di 13. In termini di voto proporzionale Reform tuttavia sembra sfondare, stando a queste proiezioni indicative, con quasi il doppio dei voti dei LibDem e pochi punti di svantaggio dai Tory. Secondo John Curtice, guru dei sondaggi della Bbc, la valanga di seggi attribuita al Labour non corrisponde in ogni caso a un'analoga valanga di suffragi, che risultano aumentare in effetti di poco rispetto alla disfatta del 2019 e rimanere sotto il risultato ottenuto sotto la leadership radicale di Jeremy Corbyn nel 2017. La conclusione di Curtice è netta: "Questa elezione - ha detto, a dispetto delle dimensioni della super maggioranza pronosticata in Parlamento al partito di Starmer - "è stata persa più dai conservatori che non vinta dai laburisti".

I laburisti già alle 23.24, pochi minuti dopo la chiusura dei seggi, commentavano la nettissima vittoria. A parlare per prima è stata Angela Rayner, vice del leader Stramer, a cui ha ricoosciuto "un lavoro straordinario". Per Rayner, i numeri sono "molto incoraggianti" ma si devono aspettare i dati dei voti reali.

In ogni caso, così come si ipotizzava alla vigilia, in virtù del risultato molti ministri perderanno il loro seggio nella Camera dei comuni. Il cancelliere dello Scacchiere Jeremy Hunt è tra i diversi ministri del governo conservatore britannico che, stando ai primi dati, perderanno il loro seggio. Secondo il sondaggio, il cancelliere è il Tory di più alto profilo destinato a rimanere escluso, con i Lib-Dem che sembrano destinati a conquistare il suo seggio nel collegio di Godalming & Ash. Grant Shapps, ministro della Difesa, e Johnny Mercer, dei Veterani, potrebbero anche perdere nei rispettivi collegi. In bilico, secondo gli exit poll, pure Mark Harper (Trasporti), Mel Stride (Lavoro e pensioni), Steve Barclay (Ambiente) e Penny Mordaunt (leader dei Comuni).

Con solo 131 seggi accreditati dagli exit poll al partito conservatore del premier Rishi Sunak nelle elezioni politiche i Tory toccano il loro minimo storico. Il record negativo precedente era stato raggiunto con le elezioni del 1906 quando il partito allora guidato da Arthur Balfour ottenne 156 seggi. Al contrario, Stramer diventerebbe primo ministro potendo contare alla camera dei comuni su ben 410 deputati del suo partito, quasi lo stesso numero a disposizione di Tony Blair nel 1997. Cifre da record, negativo per i tory e positivo per i laburisti.

Intanto Nigel Farage è stato ufficialmente eletto deputato alla Camera dei Comuni britannica dopo sette tentativi falliti. Il leader della destra populista di Reform UK ha stravinto nel collegio di Clacton-on-Sea, strappato al Partito conservatore di Rishi Sunak. Nel discorso di vittoria ha rilanciato la sfida a destra ai Tory, esaltando il risultato del suo partito - in grande ascesa anche nel voto proporzionale nazionale -, non senza rivolgere un baldanzoso avvertimento al Labour di Keir Starmer, vincitore delle elezioni. "Non c'è alcun entusiasmo per Starmer - ha tuonato -, presto il suo governo avrà problemi e Reform gli sarà addosso". L'unica buona notizia invece per i Conservatori è il mantenimento del seggio di Sunak, a rischio nei sondaggi della vigilia. Da sottolineare la rivincita di Corbyn eletto come indipendente. Uno schiaffo ai Labour dopo l'espulsione di qualche tempo fa. 

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