Joe Biden, il deambulatore sulla copertina dell'Economist è il colpo di grazia?
No, Joe Biden non vuole lasciare. La sua intenzione è chiara. Eppure il sospetto è che possa crollare. Difficile, infatti, resistere alla valanga che man mano si sta ingrossando, dal giorno successivo al dibattito con Donald Trump in poi, la disastrosa apparizione televisiva del presidente degli Stati Uniti che pare aver definitivamente spostato gli equilibri. Se già da tempo c'era più di un dubbio circa la tenuta psicofisica di Biden, il duello televisivo quei dubbi li ha fatti deflagrare.
Negli ultimi giorni abbiamo assistito all'appello prima del New York Times e poi del Washington Post a rinunciare alla candidatura. Dunque, le freschissime indiscrezioni circa il possibile passo indietro di Biden: sempre secondo il NYT, subito smentito dalla Casa Bianca, lo stesso presidente avrebbe confermato a un suo strettissimo collaboratore la volontà di tirarsi indietro. E ancora, i rumors su Kamala Harris, vicepresidente ed "erede designata" in caso di ritiro, e su Michelle Obama, stando ai sondaggi l'unica che potrebbe battere Trump nelle elezioni del prossimo novembre.
Insomma, il mondo si interroga: Biden sta davvero valutando il - clamoroso - ritiro dalla corsa presidenziale? Per inciso, anche la Cnn ha confermato che sì: quella del ritiro sarebbe molto più che una ipotesi. Ed è in questo contesto che piove un ultimo sondaggio, pubblicato dal Wall Street Journal, semplicemente catastrofico per Biden: su base nazionale, Trump sarebbe in vantaggio di ben 6 punti percentuali mentre l'80% degli statunitensi ritiene Joe Biden "troppo vecchio" per puntare alla rielezione alla Casa Bianca.
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Per i democratici c'è un problema, grosso come una casa, e si chiama Joe Biden: se tirasse dritto e corresse contro Trump andrebbe incontro a sconfitta pressoché certa; in caso di desistenza bisognerebbe trovare un nome in grado di battersi col tycoon, e quello di Kamala Harris stando a tutti i sondaggi non lo sarebbe (Michelle Obama, invece, non avrebbe alcuna intenzione di correre). Tant'è, nella serata di mercoledì, Biden ha confermato ai governatori democratici di non avere intenzione di ritirarsi, il tutto in un incontro durato circa un'ora in cui Biden avrebbe ammesso alcuni dei suoi errori, per poi provare a tirare su il morale della truppa. Missione, oggettivamente, impossibile.
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E a peggiorarlo, il morale della truppa, ci si è messo anche il prestigioso The Economist, settimanale liberale e progressista britannico, il quale ha confezionato una prima pagina tostissima, per certi versi indimenticabile. Ecco campeggiare su sfondo blu un deambulatore per anziani, deambulatore che porta il logo della presidenza degli Stati Uniti. Titolo? "No way to run a country", ovvero "nessuna possibilità di guidare un paese". Figurarsi gli Stati Uniti, aggiungiamo noi. Una copertina che va ad ingrossare la valanga che sta travolgendo Biden. Valanga alla quale appare sempre più probabile debba arrendersi.
The presidential debate was awful for Joe Biden, but the cover-up has been worse. The dishonesty of his campaign provokes contempt. He must withdraw https://t.co/RijgS4gDI2 pic.twitter.com/NcsrEVPwdx
— The Economist (@TheEconomist) July 4, 2024