Voto in Francia, trionfo dell'estrema destra? I mercati sperano nel caos
I mercati preferirebbero l'ingovernabilità e il caos alla possibilità che l'estrema destra salga al potere in Francia, dove domenica 7 luglio è previsto il secondo turno delle elezioni. Per evitare che la guida del Paese finisca nelle mani non solo della destra, ma anche del Nuovo Fronte popolare, il mondo economico-finanziario spererebbe in un governo tecnico, come segnalato dagli analisti di Unicredit.
A far tremare i mercati sarebbero le promesse elettorali fatte dai partiti: il Rassemblement national di Marine Le Pen, come scrive Repubblica, costerebbe alla Francia 14,5 miliardi di euro entro il 2027; il Nuovo Fronte Popolare 160 miliardi di euro; mentre non ci sarebbero problemi di questo tipo se vincesse la Ensemble pour la Republique di Macron. Dati da tenere in considerazione vista la procedura d’infrazione a Bruxelles per disavanzo eccessivo.
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Intanto, quanto sta succedendo in Francia starebbe preoccupando i suoi vicini, la Germania in primis. La ministra degli Esteri Annalena Baerbock ha ricordato che "la Germania e la Francia hanno una responsabilità particolare, in Europa. E nessuno può essere indifferente dinanzi all’ipotesi che nel Paese che è il nostro partner più stretto sia in vantaggio un partito che vede nell’Europa un problema, e non la soluzione". In Spagna, invece, il premier socialista spagnolo Pedro Sanchez ha definito l’avanzata della destra a Parigi "un avvertimento" degli elettori da non ignorare. Mentre il premier polacco Donald Tusk ha parlato di una "tendenza pericolosa" in Europa.
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