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Attal e Macron, "stop lampo": è il segnale, governo di larghe intese con la sinistra

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Il presidente francese Emmanuel Macron ha convocato per le 12 di oggi una riunione di governo all'Eliseo. Lo scrive Le Figaro citando fonti di governo. Il primo ministro Gabriel Attal e i suoi ministri si riuniranno quindi attorno a Macron per studiare le strategie da mettere in campo per fronteggiare l'estrema destra uscita vincitrice dal primo turno delle elezioni legislative di ieri e in vista del ballottaggio di domenica. 

Subito dopo la chiusura dei seggi, con i primi exit poll e le proiezioni dalle urne che fornivano un quadro già chiaro, Macron e il suo delfino si sono precipitati a mandare messaggi inequivocabili al Nuovo Fronte popolare, il listone di ultra-sinistra formato da France insoumise di Melenchon, socialisti, comunisti e verdi. Un listone che ha fatto una campagna elettorale spietata contro Macron e che ora, di fronte al rischio concreto di vittoria del Rassemblement National di Marine Le Pen, si dice disposto a ogni accordicchio, compreso il ritiro dei propri candidati nelle circoscrizioni in bilico domenica prossima, pur di arginare la nemica. E sul piatto il duo Macron-Attal, al grido "blocco democratico", ha già messo la riconferma: un bel governo di larghe intese, sinistra-liberali, contando su una maggioranza che (se ci sarà) sarà tecnicamente risicatissima e politicamente semplicemente inesistente. L'asse si reggerà solo su intese sui singoli provvedimenti, senza un disegno quadro. Un tirare a campare anti-Le Pen che domenica sera ha visto mettere sul tavolo il primo tassello.

Non è un caso, infatti, che il premier a seggi chiusi domenica sera abbia immediatamente sospeso l'attuazione della controversa riforma dell'assicurazione contro la disoccupazione, che doveva essere oggetto di un decreto da pubblicare il 1 luglio. Il primo ministro "ha deciso di sospendere l'attuazione della riforma dell'assicurazione contro la disoccupazione, compresa la pubblicazione del decreto" ha fatto sapere una fonte. Questa riforma potrà così "essere oggetto di aggiustamenti e discussioni tra le forze repubblicane. Questo è il primo atto di Attal nello spirito delle future maggioranze di progetti e idee che ha menzionato questa sera". 

In altre parole: la riforma fortemente voluta da Macron verrà smembrata e modificata a piacimento da Melenchon, sindacati e compagni vari sull'altare della "salvezza nazionale". Per evitare un vuoto giuridico, dato che le attuali norme sull'assicurazione contro la disoccupazione erano valide solo fino a oggi, verrà pubblicato un "decreto congiunto" che le prorogherà. Da oggi, ogni comunicazione avrà lo stesso tema di fondo: "La destra è alle porte del potere", avverte Attal, perciò il 7 luglio "non deve ottenere neanche un singolo voto in più".

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