Francia, ecco l'ultimo sondaggio: ecco perché Macron è spacciato
Gli ultimi sondaggi sulle elezioni legislative francesi - la cui diffusione è consentita dalla legge fino all’apertura delle urne - danno il Rassemblement national di Marine Le Pen e Jordan Bardella in ulteriore crescita rispetto ai giorni scorsi. Secondo tre istituti sondaggistici, il principale partito sovranista francese e i suoi alleati, a partire dal presidente ribelle dei gollisti Éric Ciotti, si situa tra il 36% e il 37% dei voti, rispetto al 30%-35% emerso dalle prime proiezioni. Nel dettaglio, il sondaggio Elabe per BfmTv e La Tribune du Dimanche dà il movimento Rn e i suoi compagni di coalizione al 36%, Ifop-Fiducial per Le Figaro, LCI e Sud Radio lo accredita al 36,5% delle intenzioni di voto, e Toluna Harris Interactive addirittura al 37 per cento. Al secondo posto, tra il 28% e il 29%, si colloca il Nuovo fronte popolare (Nfp), la coalizione delle sinistre guidata dalla gauche radicale di Jean-Luc Mélenchon, leader della France insoumise.
Il blocco di sinistra, composto dal Partito socialista, i Verdi, il Partito comunista e appunto la formazione mélenchonista, è in calo rispetto ai primi sondaggi realizzati nell’immediato post europee. Ma chi sta peggio è Ensemble, la coalizione dei partiti che sostiene il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, e il suo primo ministro, Gabriel Attal. La maggioranza presidenziale galleggia infatti tra il 19% e il 21%, secondo tutti i sondaggi, il che, in termini di seggi, vorrebbe dire tra i 70 e i 100 deputati.
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Se la tendenza emersa dai sondaggi si confermerà nelle urne, il Rassemblement national potrebbe dunque ottenere la maggioranza assoluta all’Assemblea nazionale (minimo 289 deputati), costringendo Macron a una coabitazione con Bardella, il premier designato da Rn. Secondo un sondaggio Ipsos pubblicato giovedì, inoltre, è il giovane presidente di Rn a raccogliere il maggior numero di pareri positivi, con il 36%. Seguono l’ex primo ministro di Macron Édouard Philippe (32%), il socialista Raphaël Glucksmann (24%), il giacobino Jean-Luc Mélenchon (19%) e il gollista Xavier Bertrand (18 per cento).
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