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Taiwan, jet e navi militari cinesi nello stretto. La minaccia: "Pronti a giustiziarli"

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Nuova allerta a Taiwan. Il ministero della Difesa di Taipei segnala di aver registrato in 24 ore la presenza di 23 caccia e 5 navi militari cinesi attorno all'isola, di fatto indipendente ma che Pechino considera una "provincia ribelle" da "riunificare".

Venti aerei militari, precisa Taipei, hanno superato la cosiddetta "linea mediana" dello Stretto di Taiwan, che Pechino non riconosce. "Le Forze armate di Taiwan hanno monitorato la situazione e risposto di conseguenza", ha fatto sapere il ministero. Un mese fa, il 20 maggio, si è insediato il nuovo presidente di Taiwan, William Lai (Lai Ching-te), considerato da Pechino un "pericoloso separatista". 

 

 

 

Nelle ore precedenti, Taiwan ha invitato i suoi cittadini a evitare di recarsi in Cina e nelle regioni cinesi semi-autonome di Hong Kong e Macao, dopo che Pechino ha minacciato di giustiziare i sostenitori dell'indipendenza di Taipei. L'appello del portavoce e vice capo del Consiglio taiwanese per gli affari continentali Liang Wen-chieh è arrivato durante una conferenza stampa. La minaccia di giustiziare quelli che la Cina considera dei secessionisti è arrivata dopo l'elezione del presidente Lai Ching-te, favorevole all'indipendenza. Taipei, ha spiegato Liang, ricorda ai suoi cittadini che tali viaggi "comportano rischi reali". Il governo, ha precisato, non sta vietando queste visite ma consiglia a quanti si rechino nei territori interessati di non esprimere opinioni politiche e di non portare con sé libri o postare contenuti online su argomenti che la autorità di Pechino potrebbero utilizzare per arrestarli e perseguirli. 

 

 

 

Ogni anno centinaia di migliaia di taiwanesi si trasferiscono in Cina o vi si recano per affari, turismo o visite familiari. La Cina ha anche ospitato visite di funzionari locali di Taiwan e di leader del Partito Nazionalista di opposizione, che sostiene un'eventuale unificazione tra i due territori. Tra Taiwan e la Cina ci sono voli diretti e i cinesi sono autorizzati a recarsi sull'isola, anche se Pechino ha fortemente limitato il turismo a Taiwan con l'obiettivo di esercitare una pressione economica sul governo. Ha anche condotto esercitazioni militari e ogni giorno dispiega aerei e navi da guerra attorno all'isola.

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