Biden-Trump, dibattito con la museruola: le regole della Cnn per salvare il presidente
Per evitare che quello di giovedì prossimo ad Atlanta diventi il peggior faccia a faccia tra candidati presidenziali della storia degli Stati Uniti, la Cnn ha imposto ai contendenti regole ferree, quali la mancanza di pubblico, il microfono spento, salvo quando si è tenuti a parlare, un palcoscenico uniforme e il lancio della monetina per stabilire da che parte si dovranno sedere.
Ai candidati sarà concessa solo una bottiglia d’acqua, penna e block notes, non potranno portare appunti da casa, né oggetti particolari. Dovranno far fronte alle domande con la loro presenza di spirito e le loro capacità, senza artifici, senza interrompere l’avversario, senza sovrapporsi, senza litigare, senza contare sull’applauso del pubblico. Insomma, la Cnn fa sapere che i moderatori del dibattito Jake Tapper e Dana Bash «utilizzeranno tutti gli strumenti a loro disposizione per far rispettare i tempi e garantire una discussione civile».
PIÙ OSPIZIO CHE RING - Visto il livello e le caratteristiche dei due candidati principali in corsa, vista l’età, la più alta di sempre, e viste le regole imposte, il dibattito tra Biden e Trump rischia davvero di rivelarsi il più improbabile di sempre. Novanta minuti in cui davvero si farà fatica a rendersi conto che uno tra quei due sul palco guiderà la nazione più potente del mondo per altri 4 anni. Le aspettative sono bassissime, i due contendenti arrivano all’appuntamento, se possibile, nel loro momento peggiore.
Di quanto (e dove) Trump è davanti: il sondaggio che fa disperare la sinistra
Il presidente Biden è appena tornato da un giro in Europa tra Sbarco in Normandia e G7 in cui ha ampiamente dimostrato di non essere più sufficientemente in sé per poter affrontare un secondo mandato presidenziale. Se dobbiamo dare retta alle voci di corridoio sembra che dalla preoccupazione dei mesi scorsi i Dem stiano passando ai fatti, stanno studiando in sostanza come e quando sostituire il cavallo in corsa.
RISCHI E OPPORTUNITÀ - I momenti di totale rimbambimento del presidente in carica non sono più episodi sporadici, stanno diventando la normalità e la situazione può solo peggiorare.
I Democratici sanno bene che il dibattito di giovedì prossimo potrebbe rivelarsi un disastro, ma c’è ancora tempo per cambiare e in questo senso il faccia a faccia potrebbe anche rivelarsi decisivo, innescando una sorta di pietà nell’elettore che dovrà per forza capire la situazione d’emergenza. D’altro canto per assurdo in molti hanno notato che con l’avanzare del rincoglionimento Biden ha ridotto anche le sue capacità di dire sciocchezze e gaffe, suo vero marchio di fabbrica anche nel pieno delle sue capacità intellettive.
Ma è una magra consolazione, quello che si teme è la scena muta, l’assenza, il “momento senior”, come lo chiamano in America. Che si giri dalla parte sbagliata con sguardo ebete come ha fatto in Puglia o ancora più recentemente alla Casa Bianca. Che si metta a farfugliare cose incomprensibili come sistematicamente ha fatto in ogni intervento pubblico negli ultimi due mesi.
"Vecchio scorreggione che si spruzza in faccia una...": il governatore insulta Donald Trump
Dall’altra parte c’è Trump, fresco di condanna penale, la prima per un candidato presidenziale nonché ex presidente. Pur con tutti i suoi limiti chiaramente avvantaggiato da un punto di vista intellettivo, ma svantaggiato dal format che lo costringerà a parlare di contenuti piuttosto che dell’avversario. A Trump non sarà concesso sparare sulla Croce Rossa, come fece 4 anni fa.
I TEMI - La frase più memorabile dell’ultimo faccia a faccia alle scorse elezioni fu quando il tycoon intimò Biden di «non usare mai la parola intelligente, perché non c'è niente di intelligente in te, Joe». Una frase che ora vale certamente più di allora, ma sarebbe ingiustamente impietosa. Biden rispose con una battuta sprezzante da cowboy che rimase iconica: «Will you just shut up, man?». La stessa ripetuta adesso suonerebbe solo patetica, così come è parso penoso quando il mese scorso sottolineando «i due dibattiti persi contro di me nel 2020» ha incalzato: «Da allora, non si è più presentato a un dibattito. Ora si comporta come se volesse discutere di nuovo con me. Bene, rallegrami la giornata, amico» (“make my day, pal”).
Se ce la farà Biden punterà su tre temi in particolare, il diritto all'aborto, lo stato della democrazia e l'economia. I primi due in chiave anti-Trump, in particolare puntando sul fatto che l’ex presidente è un periocolo per i diritti e la democrazia, e il terzo in chiave personale, per esaltare quanto di buono fatto nei suoi anni da presidente. I temi su cui punterà Trump sono immigrazione, sicurezza e inflazione.