Israele, primi attacchi nel sud del Libano: il conflitto si allarga
Israele ha iniziato ad attaccare il sud del Libano: lo riferiscono i media arabi citati dal Jerusalem post. I raid dell'Idf, che per ora non ha confermato la notizia, starebbero interessando soprattutto la città di Al Wazzani. In un incontro con alti funzionari israeliani, invece, il Segretario di Stato americano Antony Blinken aveva chiesto che fosse evitata una ulteriore escalation con Beirut.
Intanto, a destabilizzare i già precari equilibri di quell'area, l'indiscrezione dell'Iran secondo cui "il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha ordinato l'assassinio del capo del movimento sciita Hezbollah, Hassan Nasrallah, qualora si presentasse l'opportunità di farlo". A riferirlo una fonte della Forza Quds, reparto di elite dei Guardiani della Rivoluzione iraniana, al quotidiano kuwaitiano Al-Jarida. La fonte sostiene che "i servizi di sicurezza israeliani non sono riusciti finora a trovarlo oppure Nasrallah è sfuggito ai tentativi di individuarlo per pochi minuti".
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Il leader del movimento sciita, però, sempre secondo la fonte, avrebbe rifiutato l'offerta di trasferirsi con la sua famiglia in Iran. Il quotidiano kuwaitiano riporta che "i servizi di sicurezza collegati alla Forza Quds hanno condotto indagini per scoprire le reti di spionaggio che fanno trapelare informazioni sull'esatta ubicazione di esponenti di Hezbollah che vengono assassinati da Israele quasi su base quotidiana", sottolineando che "dopo accuse iniziali mosse ai sostenitori dei gruppi politici libanesi anti-Hezbollah, le indagini hanno dimostrato che alcune applicazioni e programmi sugli smartphone, in particolare WhatsApp, sono i principali strumenti di spionaggio israeliano in Libano, Siria, Iraq e nella Striscia di Gaza".
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