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Il generale Vannacci del Lussemburgo, boom nel Granducato: con i pensionati, contro l'islam

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Quattro erano i partiti tra cui si distribuivano i sei deputati del piccolo Lussemburgo al Parlamento Europeo alle elezioni del 2019: sono diventati cinque. Assieme ai due del Partito Popolare Cristiano Sociale del Ppe, a uno del Partito Operaio Socialista Lussemburghese, a uno del liberale Partito Democratico, all’uno dei Verdi, per la prima volta è entrato un eletto del Partito Riformista d’Alternativa Democratica (11,76%): Parti réformiste d'alternative démocratique in francese, Alternativ Demokratesch Reformpartei in lussemburghese. Sigla: Adr. Un seggio tolto ai democratici, e che vede dunque l’ondata di destra di queste elezioni arrivare anche nel Granducato: l’Adr siederà nel gruppo dei Conservatori e Riformisti (Ecr) di Giorgia Meloni. Va detto che appunto, in stile lussemburghese, si tratta di una destra relativamente soft.

Il deputato che manda ora a Strasburgo, Fernand Kartheiser, classe 1959, è un generale ma poco in stile Vannacci. Ha studiato scienze sociali e militari alla Scuola militare reale di Bruxelles e storia all'Università di Montpellier, prima di entrare all'Accademia Diplomatica e all'Istituto di Studi Latinoamericani di Vienna. Tesi di dottorato su Lussemburgo e guerra di Corea; per sei anni è stato ufficiale dell'esercito lussemburghese, prima di entrare in diplomazia, ed essere nominato ambasciatore in Grecia, Cipro e Romania. Negli anni ’80 finse di farsi reclutare dai servizi sovietici del Gru d’accordo con la Cia, per cui fece l’agente doppio. Anche il termine “riformista” non è corrente nella destra estrema. In effetti l’Adr nacque come partito dei pensionati, nel 1987, con la richiesta di equiparazione tra pensioni private e pubbliche. Dal 1998 Adr ha poi diversificato il proprio programma politico: su alcuni punti ha una agenda social-conservatrice, dal momento che si oppone a eutanasia e suicidio assistito.

 

 

Su altre è nazionalista, in particolare sull’uso del lussemburghese: dialetto tedesco che è proclamato lingua nazionale, ma di fatto è trascurato rispetto a francese e tedesco. L’Adr chiede che sia usato nelle leggi nazionali, e che sia anche inserito tra le lingue ufficiali dell’Ue. Dal punto di vista economico è liberista, e tende anzi a coprire uno spazio che il Partito Democratico negli ultimi anni ha po’ scoperto, con lo spostarsi a sinistra. Un suo punto forte è l’immigrazione, in un Paese dove gli stranieri residenti sono il 47,3% della popolazione. È infatti contrario al cumulo di cittadinanze, e associazioni islamiche lo hanno accusato di islamofobia per avere messo in dubbio la compatibilità tra Corano e democrazia. Il partito ha anche fama di euro scettico, ma in uno dei Paesi più europeisti del Continente in effetti ci vuole poco per farsi questa immagine. È stato un forte oppositore delle misure anti-Covid che ha considerato lesive della libertà individuale, e propone da sempre di integrare le istituzioni lussemburghesi con elementi di democrazia diretta in stile svizzero.

 

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