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Ucraina, armi Nato contro obiettivi russi? Via libera anche da Berlino, sale la tensione

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Anche dalla Germania di Olaf Scholz arriva il via libera all'Ucraina per utilizzare armi occidentali per attaccare obiettivi nel territorio russo. Berlino specifica di autorizzare gli ucraini a difendersi "nel rispetto del diritto internazionale" contro gli attacchi che arrivano da immediatamente oltre confine. E questo "anche con le armi consegnate", tra cui pure quelle tedesche. Lo dichiara il portavoce del cancelliere Scholz, Steffen Hebestreit, in una nota.

Nelle scorse ore, stando a quanto riportato da Politico, anche il presidente degli Stati Uniti Joe Biden avrebbe "segretamente" autorizzato Kiev a colpire con armi americane, ma solo nell'area vicino a Kharkiv e senza usare missili a lungo raggio. Un'ulteriore svolta nell'utilizzo di armi occidentali concesso agli ucraini contro Mosca. Intanto, i ministri degli Esteri della Nato si ritrovano a Praga per fare il punto in vista sul summit di Washington, previsto a luglio. La Russia, invece, attraverso il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, fa sapere che l’Ucraina avrebbe già provato a colpire il suo territorio con armi Usa. 

Il primo a parlare dell'idea di togliere il divieto di utilizzare le armi fornite dall'Occidente a Kiev per colpire obiettivi russi è stato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg. Favorevoli Paesi come Finlandia, Svezia, Paesi Baltici, Polonia, Repubblica Ceca, Danimarca, Olanda, Regno Unito, Canada e Francia. Contrari invece Italia, Spagna, Belgio, Ungheria, Slovacchia e, probabilmente, Bulgaria. 

 

 

 

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