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Danimarca, "sì agli F-16": pronto l'attacco in territorio russo

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"Fa parte dell’autodifesa eventualmente attaccare anche installazioni militari nel territorio degli aggressori": la Danimarca ha dichiarato di essere a favore dell’uso degli F-16 forniti all’Ucraina per colpire siti militari russi oltre il confine ucraino. "Non è una posizione nuova: era già chiaro quando abbiamo discusso della donazione in commissione Esteri al Parlamento danese", ha affermato il ministro degli Esteri danese, Lokke Rasmussen, a margine del Consiglio Commercio.

Il primo a parlare dell'idea di togliere il divieto di utilizzare le armi fornite dalla Nato a Kiev per colpire obiettivi russi è stato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg. Le sue parole hanno suscitato reazioni diverse. Se in Italia, per esempio, la premier Giorgia Meloni ha consigliato "prudenza" a Stoltenberg; in altri Paesi invece le sue dichiarazioni sono state accolte positivamente. Tra i favorevoli a questa proposta, sulla base delle ultime dichiarazioni, ci sono Finlandia, Svezia, Paesi Baltici, Polonia, Repubblica Ceca, Danimarca, Olanda, Regno Unito, Canada e Francia.

 

 

 

Mentre tra i contrari, oltre all'Italia, ci sono Spagna, Belgio, Ungheria, Slovacchia e, probabilmente, Bulgaria. Non avrebbero ancora preso una posizione, invece, Stati Uniti e Germania. Intanto, Mosca ha fatto sapere di essere "a conoscenza delle notizie secondo cui la Polonia ha permesso a Kiev di usare le sue armi per colpire il territorio russo". Lo ha detto nel corso di una conferenza stampa il portavoce del Cremlino, Dmitryj Peskov, commentando la dichiarazione del viceministro della Difesa polacco Cezary Tomczyk. "Abbiamo sentito la dichiarazione. In realtà, era abbastanza ovvio anche prima, non c'erano segreti", ha detto Peskov ai giornalisti.

 

 

 

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