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L'isola di Gotland, il vero obiettivo di Putin: i boatos terrorizzano l'Europa

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Le mani di Vladimir Putin su un pezzo di Svezia. Sono sempre più frequenti le "provocazioni" di Mosca sul territorio europeo. "Tre incidenti in due giorni", ammette un alto funzionario dell'Unione europea, alla vigilia del Consiglio Affari Esteri in programma lunedì prossimo a Bruxelles.

Il tema è caldissimo, soprattutto nell'area del Baltico, anche alla luce dell'invito del segretario generale della Nato Jens Stoltenberg (norvegese) ai paesi alleati a dare il via libera all'uso contro obiettivi militari sul territorio russo delle armi inviate all'Ucraina. Un "salto di qualità" nella guerra che testimonierebbe quanto lo scontro si stia spostando da Mosca-Kiev a Mosca-Europa. 

Prima è arrivata la rimozione delle "boe" che segnavano il confine marittimo nel Mar Baltico tra Estonia, Finlandia e Lituania e la Russia lungo il fiume Narva. Si tratta semplicemente di "provocazioni russe", che "cercano di testare la nostra reazione", è il commento sempre del funzionario Ue.

Il nuovo fronte, però, come detto è in Svezia. Sul tavolo dei ministri europei, infatti, oltre alla disputa sul confine estone ci finirà il "dossier" sulle preoccupazioni di Stoccolma per la sicurezza dell'isola di Gotland, seconda isola per superficie del Baltico dopo la danese Selandia. Secondo Micael Byden, comandante dell'esercito svedese, la Russia proseguirà le sue operazione ibride e di disturbo nella regione. Mosca, ha spiegato l'alto militare ripreso dall'emittente Svt, "ha sempre avuto gli occhi puntati su Gotland", isola strategicamente cruciali in quello che era l'affaccio diretto dell'ex Unione Sovietica sull'Europa. 

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