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La Russia sfonda, il tam tam: "Quando ciederanno a Zelensky il passo indietro"

 Volodymyr Zelensky

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Prendersi Kharkiv e rafforzare il controllo intorno al Donbass: questo sarebbe il vero obiettivo del presidente russo Vladimir Putin in Ucraina. Si tratta di un progetto a lungo termine che, quando e se verrà portato a compimento, potrà avere delle ripercussioni sui rapporti del presidente ucraino Volodymyr Zelensky con gli alleati. "Ci vorrà ancora un po’ di tempo per permettere ai tank russi di entrare nella regione di Kharkiv - scrive Dagospia - ma quando questo avverrà, gli Stati Uniti spingeranno il sempre più riottoso, ma debole, Zelensky a chiedere una tregua per aprire una trattativa di pace".

L'interesse dello zar a chiudere il conflitto sarebbe doppio: da una parte si avvicina la conquista degli obiettivi territoriali e politici che Mosca si era prefissata, e dall'altra l’economia russa inizia a mostrare i primi segni di sofferenza. Come dimostra il primo crollo in 24 anni degli utili del colosso dell'energia Gazprom. Senza dimenticare le pressioni della Cina, che avrebbe spinto più volte Putin a mettere fine alla guerra.

 

 

 

Intanto, si troverebbe in difficoltà il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, alle prese non solo col fronte russo-ucraino ma anche con quello mediorientale. In relazione a quest'ultimo punto, c'è il 48% degli elettori democratici che si riconosce nelle ragioni dei palestinesi e che accusa la Casa Bianca di eccessiva arrendevolezza nei confronti di Israele e del suo premier, Benjamin Netanyahu. Che, dal canto suo, si dice favorevole a una trattativa per il rilascio degli ostaggi, ma allo stesso tempo vuole entrare a Rafah, l’ultimo fortino di Hamas. 

 

 

 

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