Pedro Sanchez, moglie indagata? "Non mi dimetto", cosa c'è dietro la scelta
Il premier spagnolo Pedro Sanchez ha annunciato che non si dimetterà e continuerà a ricoprire il suo incarico. "Se possibile con più forza di prima", ha affermato in una dichiarazione al Palazzo della Moncloa.
Sanchez ha riferito di aver informato il re della sua decisione e ha sottolineato che "la mobilitazione sociale" che si è avuta questo fine settimana "ha influito" sulla sua decisione di rimanere alla guida del governo spagnolo (perché mercoledì evidentemente l’ago della bilancia pesava a favore delle dimissioni). "Questa decisione è un punto fermo, ve lo garantisco", ha aggiunto il premier.
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Mercoledì scorso, infatti, in una lettera rivolta alla cittadinanza e pubblicata sui social, Sanchez aveva detto che avrebbe preso alcuni giorni per riflettere se dimettersi o meno dopo che erano state aperte delle indagini preliminari contro la moglie Begona Gomez per traffico di influenze e corruzione a seguito di una denuncia sporta dal sindacato di estrema destra Manos Limpias.
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Il leader ha denunciato quella che ha definito una "macchina del fango" contro lui e sua moglie messa in moto dalla destra e dall’estrema destra. Un macchina del fango che "non si fermerà", ha aggiunto oggi Sanchez, ma che ora si sente "in grado di gestirla". E ha concluso: "C’è solo un modo per invertire questa situazione, che la maggioranza sociale, come ha fatto in questi cinque giorni, si mobiliti in un fermo impegno per la dignità e il buon senso, mettendo fine alla politica della vergogna che stiamo subendo da troppo tempo".