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Israele, "fossa comune all'ospedale di Khan Younis: 180 corpi"

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La protezione civile palestinese sostiene di aver recuperato 180 corpi da una fossa comune all'interno dell'ospedale Nasser a Khan Younis, a Gaza, a due settimane dal ritiro delle forze israeliane dall'area. Lo riporta Al Jazeera. E' l'ultimo giallo in un'altra giornata convulsa in Palestina. Nella zona ci sono ancora circa 2.000 dispersi, ha detto all'EFE un portavoce della protezione civile dell'enclave. 

L'esercito israeliano si è ritirato da Khan Yunis nelle prime ore del 7 aprile, dopo quattro mesi di combattimenti e bombardamenti. I due principali ospedali della zona, Amal e Nasser, sono stati rasi al suolo e sono completamente inattivi dopo aver subito un assedio da parte delle truppe israeliane, che hanno attaccato entrambi i centri per il sospetto che nascondessero miliziani di Hamas e della Jihad islamica. Secondo Hamas, la scoperta della fossa comune presso l'ospedale Naser "riafferma la portata dei crimini e delle atrocità commesse dall'esercito di occupazione sionista". L'episodio ricorda quanto accaduto all'ospedale Al Shifa, il più importante e situato nel nord dell'enclave, completamente fuori servizio dopo un assedio israeliano durato due settimane a fine marzo. Dopo la partenza delle truppe israeliane dall'ospedale il 1 aprile, le autorità di Gaza scoprirono una fossa comune con una dozzina di corpi sepolti, tra cui pazienti, donne e anziani. In totale, nei giorni successivi, furono recuperati circa 400 corpi dentro e intorno all'ospedale. 

Nel frattempo, Israele respinge con forza l'ipotesi di sanzioni degli Usa, per "violazioni dei diritti umani" in Cisgiordania, al Battaglione Idf 'Netzach Yehuda'. Il premier Benyamin Netanyahu, e anche il ministro Benny Gantz hanno definito le accuse il "massimo dell'assurdità", evocando un'opposizione "con i tutti i mezzi" a disposizione del governo. Se al momento è tornata la calma sul fronte Iran, non si fermano i raid su Gaza e le operazioni militari in Cisgiordania mentre Israele si appresta a celebrare la Pasqua ebraica che comincia domani sera e che vede rafforzate le misure di sicurezza in tutto Israele, Gerusalemme compresa. Autorità della Striscia di Gaza denunciano 22 morti, di cui 18 minori, in un attacco israeliano a Rafah, mentre l'agenzia palestinese Wafa ha parlato di 14 morti nei pressi di Tulkarem in scontri di uomini armati con l'esercito. "Nei prossimi giorni aumenteremo la pressione militare e politica su Hamas perché questo è l'unico modo per liberare i nostri ostaggi e ottenere la vittoria", annuncia Netanyahu in un videomessaggio pre-pasquale condiviso online. 

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