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Iran, l'avvertimento a Netanyahu: "Pronti a usare un'arma mai utilizzata prima"

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Rimane altissima la tensione fra Israele e Iran dopo la pioggia di droni e missili lanciata da Teheran nella notte di domenica 14 aprile. L'offensiva dello Stato islamico è stata respinta, ma ora non è chiaro quale possa essere - se ci sarà - la risposta di Gerusalemme. Di sicuro la forza militare dello Stato ebraico non è da sottovalutare e questo il governo iraniano lo sa bene. Per questo i vertici della teocrazia stanno lanciando messaggi di minacce non troppo velate in caso di ritorsione da parte di Israele.

Il portavoce della commissione Sicurezza nazionale in Parlamento Abolfazl Amouei ha dichiarato: "I sionisti farebbero meglio a comportarsi razionalmente, perché se dovessero intraprendere un'azione militare contro Teheran, siamo pronti a usare un'arma mai utilizzata prima". Non è chiaro a quale tipo di tecnologia faccia riferimento l'Iran, ma i rapporti sempre più stretti con la Russia di Putin hanno portato a uno sviluppo massiccio dell'armamento iraniano. Proprio il presidente russo ha avuto un contatto con il suo omologo iraniano Raisi per sedare le tensioni: "Teheran e Tel Aviv esercitino la moderazione per evitare l'escalation".

 

 

Dal canto suo, il presidente israeliano Benjamin Netanyahu non sembra voler indietreggiare di un millimetro né sul fronte palestinese né su quello iraniano: "Vinceremo a Gaza e ci difenderemo altrove". Teheran ha assicurato che "non cerca di espandere la guerra, ma anche che qualsiasi aggressione da parte di Israele o dei suoi sostenitori incontrerà una risposta più forte di prima".

 

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