Gaza, Tajani: "Pronti all'invio di truppe italiane se nascesse lo Stato palestinese"
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha dichiarato che l'Italia è pronta a mandare truppe se nascesse lo Stato palestinese. "Il nostro compito è scongiurare e tranquillizzare le nostre opinioni pubbliche: il governo italiano è fortemente impegnato per la pace, siamo amici di Israele ma vogliamo lavorare per la pace, compreso l'invio eventuale di truppe qualora si volesse creare uno Stato palestinese con forze di altri paesi", ha detto il vice premier durante un forum all'Ansa.
Tajani oggi 16 aprile ha avuto "un lungo incontro" alla Farnesina "con tutti gli ambasciatori dei Paesi arabi e islamici del mondo" ai quali ha ribadito "l’impegno dell’Italia per costruire la pace". In un video pubblicato sulla sua pagina Twitter dopo aver ricevuto i rappresentanti della Lega degli Stati Arabi e dell’Organizzazione per la cooperazione islamica. Tajani assicura anche "l’impegno dell’Italia per dar vita a una strategia che porti alla creazione di uno Stato palestinese che possa vivere a fianco di Israele in pace, per il cessate il fuoco e a favore della liberazione degli ostaggi in mano ad Hamas, ma anche per portare aiuti alla popolazione civile palestinese che sta vivendo un momento di grande difficoltà".
Nel richiamare l’urgenza di rafforzare l’assistenza alla popolazione civile nella Striscia, il ministro Tajani ha ricordato il suo personale impegno e quello del governo per l’iniziativa umanitaria Food for Gaza, lanciata insieme a Fao, Programma alimentare mondiale, Croce Rossa e Mezzaluna Rossa per agevolare l’accesso degli aiuti a Gaza. "Di fronte all’acuirsi delle tensioni, la promozione del dialogo e della diplomazia rimane la chiave di volta per facilitare soluzioni che privilegiano l’umanità e la cooperazione rispetto alla discordia prolungata", conclude Tajani sottolineando come non vi possa essere soluzione alla crisi a Gaza senza il pieno coinvolgimento di tutti gli attori regionali e l’accettazione del principio di due popoli e due Stati, che coesistano nel mutuo riconoscimento e nel rispetto reciproco".