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Israele, l'aeronautica ha completato i preparativi per l'attacco all'Iran

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Al termine della riunione di gabinetto, Israele "ha deciso di rispondere all’Iran. L’Aeronautica ha completato i preparativi per l’attacco". È quanto riporta l’emittente Channel 12. E l'indiscrezione viene comunque confermata dal ministro della Difesa d’Israele, Yoav Gallant, il quale avrebbe già chiarito ieri al segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Lloyd Austin, che lo Stato ebraico "non ha altra scelta" che rispondere all’attacco condotto dall’Iran nella notte tra sabato e domenica con droni e missili, secondo quanto rivela il sito d’informazione "Axios" citando una fonte governativa statunitense e un’altra fonte a conoscenza del dossier.

Quel che appare chiaro, quindi, è che ci sarà una risposta all’attacco iraniano avvenuto nella notte tra sabato e domenica, quando verso il territorio israeliano sono stati lanciati 170 droni (nessuno entrato in territorio israeliano), 120 missili balistici (alcuni penetrati in territorio israeliano), e 30 missili da crociera (nessuno entrato nel territorio israeliano) dall’Iran e dai gruppi filo-iraniani attivi in Medio Oriente. Secondo l’Esercito israeliano, per fronteggiare l’attacco del 13-14 aprile, la contraerea è costata tra 4-5 miliardi di dollari, mentre il ministero del Tesoro riferisce di una spesa di circa 2,5 miliardi di dollari.

La risposta al diversificato attacco iraniano ha visto sia l’impiego di caccia da combattimento, del sistema di difesa aerea Iron Dome (la produzione di ciascun intercettore ha un costo tra i 40 mila e i 50 mila dollari), soprattutto contro i droni kamikaze Shahed 136, e il sistema antimissile intercettore Arrow, in grado di intercettare e neutralizzare la minaccia nella stratosfera. In una conversazione telefonica avuta dai capi della Difesa di Tel Aviv e Washington ieri, Gallant ha spiegato al capo del Pentagono che lo Stato ebraico "non può accettare un’equazione secondo la quale l’Iran risponde con un attacco diretto ogni volta che Israele colpisce obiettivi in Siria", nè che il suo territorio venga preso di mira senza un’adeguata risposta. E le ultime voci da Israele parlano di un attcco imminente da parte di Israele. 
 

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