Chi ha ordinato l'attacco contro Israele? In Iran non si muove foglia senza il via libera della ayatollah Khamenei. Ex consigliere di Khomeini, è diventato presidente dell'Iran e Guida Suprema nel 1989. Ogni cosa, come ricorda anche Guido Olimpio sul Corriere, passa da lui e lui ha il diritto dell'ultima parola. È un dittatore e di conseguenza ha fiducia in pochissime persone. La più vicina a lui, nel processo decisionale, è il figlio secondo genito che in tanti danno come suo probabile successore.
Poi c'è il presidente iraniano Ebrahim Raisi. La sua figura è legata a racconti dell'orrore ma anche a una spietatezza irrituale. Per gli iraniani è la marionetta di Khamenei e dunque è una sorta di fantoccio nelle mani della Guida Suprema. Poi nella linea di comando che schiacciato il bottone per l'attacco a Israele c'è Hossen Salaimi che è alla guda dei guardiani della rivoluzione. Dirige il corpo che custodisce il rovesciamento dello Scià e che ha tra le sue fila i falchi pronti a tutto per difendere il regime islamista.
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L'Iran lo aveva annunciato: "Vendicheremo l'attacco di Damasco da parte di Israele contro i Guardiani della...Da non dimenticare poi, in questo quadro, Esmail Qaani, il comandante della divisione che affianca le milizie alleate in Medio Oriente. Ha in mano il traffico di armi e soprattutto darebbe indicazioni ai Paesi amici di Teheran come ad esempio Iraq, Siria o Libano in caso di attacchi come quello di ieri sera. Questo è il quadro della gerarchia del terrore. E questi sono i nomi dell'ennesima mossa che ha messo lo Stato ebraico sotto attacco lasciando il mondo col fiato sospeso.