Comando militare tedesco in Lituania, la reazione del Cremlino: l'ultimo fronte
Il Cremlino è furibondo per lo stanziamento di militari tedeschi in Lituania. Il fatto rappresenta "una escalation delle tensioni" e impone a Mosca di adottare "misure speciali" a tutela della sua sicurezza, ha tuonato il portavoce russo Dmitry Peskov, citato dalla Tass, commentando l’annuncio dato dal ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius.
La Russia, ha sottolineato, valuta "negativamente" lo stanziamento. "Si tratta di una continuazione della crescente tensione, che crea sacche di pericolo per noi ai nostri confini, il che, ovviamente, ci impone di adottare misure speciali per garantire la nostra sicurezza", ha precisato Peskov.
"C'è il rischio di un grave incidente nucleare". Follia russa, l'attacco e le ore di angoscia
È infatti partito ieri 7 aprile il comando della Bundeswehr che dovrà preparare il dispiegamento di una brigata dell’esercito tedesco in Lituania nell'ambito del rafforzamento del fianco orientale della Nato. Pistorius, intende inviare circa 20 soldati in missione, come riporta la Zdf. Verranno inoltre create le condizioni per l’invio di altri soldati.
In risposta alla mutata situazione della sicurezza in Europa, il governo tedesco si è impegnato a dispiegare in Lituania un’unità di combattimento pronta a combattere e operativa in modo indipendente. Secondo il calendario, la brigata dovrebbe essere operativa entro il 2027. È prevista una presenza permanente di circa 4.800 soldati e di circa 200 membri civili delle Forze armate tedesche, che potranno portare con sé le proprie famiglie.
Ucraina e Gaza, il partito della resa è sceso in campo
Il comando si è recato in Lituania insieme all’ispettore dell’esercito, il tenente generale Alfons Mais, ed è destinato a crescere fino a raggiungere una forza di circa 150 uomini e donne entro il quarto trimestre del 2024. La brigata sarà riorganizzata in Lituania con il nome di Panzerbrigade 45. Una volta che la brigata sarà entrata ufficialmente in servizio nel 2025, le altre forze inizieranno a dispiegarsi nello stesso anno, a condizione che le infrastrutture necessarie siano disponibili in Lituania.