Ilaria Salis, manette e catene in tribunale: bagarre fuori, Zerocalcare minacciato
Ilaria Salis, detenuta in Ungheria con l’accusa di aver aggredito due militanti neonazisti, è arrivata stamani in Aula al Tribunale di Budapest per un’udienza, ancora in manette e catene, come era avvenuto a gennaio. Lo mostrano dei video diffusi sui social.
E l'udienza del processo si sarebbe aperta tra le tensioni con un gruppo di estremisti di destra che fuori dal tribunale avrebbe minacciato l’interprete della famiglia Salis e alcuni di italiani sbarcati in Ungheria per sostenere Ilaria, come ad esempio Zerocalcare. A quanto pare sarebbero volati insulti e qualche minaccia: "Vi spacchiamo la testa", avrebbero urlato gli estremisti allo stesso Zerocalcare e all'interprete. Ilaria Salis è da 13 mesi in carcere dopo aver partecipato lo scorso anno ad alcuni scontri durante la Cerimonia dell’onore, il maxi raduno neonazista che ogni anno richiama a Budapest nostalgici di Hitler da tutta Europa. La Salis è accusata di aver aggredito tre militanti di estrema destra.
Dovrebbe arrivare per oggi la decisione sui domiciliari. Il padre della Salis ieri ha parlato di ciò che potrebbe accadere in tribunale: "Ilaria è molto stanca ma anche molto determinata. La vita in carcere è infernale, nonostante si siano registrati piccoli miglioramenti in questi mesi: le è stato concesso finalmente di avere un phon, asciugava i capelli con i teli fino a oggi. E un piccolo spazio in un frigorifero. Ma speriamo di non dover più lottare per questo, che Ilaria possa almeno affrontare il processo in una casa. Dopo tutto quello che è successo e dopo quanto si sono esposte, sarebbe imbarazzante per le istituzioni italiane se domani le venissero negati i domiciliari".