Pakistan, attentato contro i cinesi: dopo Mosca, si allargano le maglie del terrore
Cinque cittadini cinesi sono stati uccisi in un attacco terrorista suicida nella provincia pachistana di Khyber Pakhtunkhwa. La loro auto, partita da Islamad, è stata attaccata mentre si trovava nella città di Besham, nel distretto di Shangla e doveva raggiungere Dasu. Lo ha reso noto il vice ispettore generale della polizia della divisione di Malakand, come riferisce il canale di informazione Geo News. L’ufficiale ha precisato che gli aggressori hanno colpito l’auto con un veicolo carico di esplosivo. Le autorità interessate stanno ancora cercando le prove in merito a responsabili ed eventuali rivendicazioni da parte di gruppi terroristici organizzati.
La Cina sta portando avanti un progetto multimiliardario in Pakistan, creando conflitto, tensioni e resistenze da parte della popolazione locale. Gli stessi ingegneri, a inizio del 2023, avevano subìto un altro agguato al quale erano sopravvissuti per miracolo, si legge sul sito di La7, che ha pubblicato le immagini dell'autobomba. Non solo la Cina ha anche stipulato accordi con il governo talebano dell'Afghanistan - ora accusato dal Pakistan di armare e finanziare il terrorismo nel Paese - che ha firmato il suo primo, storico, accordo internazionale sull’estrazione di risorse energetiche. Una situazione questa che potrebbe compromettere la pace nell'area.
Sempre questa mattina 26 marzo quattro "terroristi" sono stati uccisi dalle forze di sicurezza in un attacco sferrato nella notte dal gruppo separatista militante Esercito di liberazione del Belucistan (Bla) alla base navale di Siddique, a Turbat, nella provincia pachistana del Belucistan. Nel conflitto a fuoco è morta anche una guardia di frontiera.
L’attacco alla base navale cade a pochi giorni da quello del 20 marzo, quando lo stesso Esercito di liberazione del Belucistan ha rivendicato un assalto al complesso dell’Autorità portuale di Gwadar in cui otto terroristi sono stati uccisi dalle forze di sicurezza.
Il Pakistan sta affrontando una recrudescenza del terrorismo su più fronti: oltre al Belucistan un altro fronte caldo è appunto quello del Khyber Pakhtunkhwa. L’anno scorso nelle due province si sono concentrati l’84 per cento degli attacchi e il 90 per cento delle vittime, secondo un rapporto del Centro per la ricerca e gli studi sulla sicurezza.
Qui il video con le prime immagini dal Pakistan