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Erevan, uomini armati irrompono nella centrale di polizia

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Sono ore infernali nell'ex Unione sovietica. Dopo l'attentato al Crocus di Mosca di venerdì sera che ha provocato 137 morti e 180 feriti, rivendicato dall'Isis (ma con il Cremlino che punta il dito contro l'Ucraina) e un allarme bomba domenica pomeriggio a San Pietroburgo, città natale di Vladimir Putin, trema anche l'Armenia

Uomini armati hanno fatto irruzione in una stazione di polizia nel distretto amministrativo di Nor-Nork, a Erevan, capitale della Nazione del Caucaso. Lo riferisce l'agenzia russa Tass, citando fonti della polizia, e affermando che si sono uditi esplosioni e spari e risultano esserci feriti. La polizia e i servizi di emergenza sono accorsi immediatamente sul posto.

 

 

 

I feriti sono poi risultati due dei tre uomini che hanno fatto irruzione nella centrale di polizia, a seguito dell'esplosione di una loro stessa granata come confermato dal portavoce del Ministero dell'Interno armeno, Narek Sargsyan. "C'erano tre aggressori, due di loro sono rimasti feriti a seguito dell'esplosione della loro stessa granata. Uno resta ancora alla stazione ma stiamo adottando misure per neutralizzarlo", ha spiegato il portavoce. Il capo della polizia armena, Aram Hovhannisyan, sta ancora negoziando con una delle persone che hanno assaltato una stazione di polizia a Erevan e che si trova ancora dentro l'edificio.

 

 

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