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Yulia Navalnaya, operazione mezzogiorno: come colpire Putin nel giorno del voto

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Contro Vladimir Putin, "l'operazione mezzogiorno". Yulia Navalnaya, vedova dell'atttivista anti-regime Alexei Navalny morto in carcere in Siberia il mese scorso in circostanze molto torbide, lancia la sua sfida al Cremlino: tutti alle urne nello stesso momento, il 17 marzo a mezzogiorno, per manifestare la propria opposizione al governo del presidente russo.

L'iniziativa è stata comunicata attraverso un video, diffuso su X e altri social network. In primo piano Navalnaya con l'alternarsi di sequenze e inquadrature della folla che ha seguito i funerali dell'oppositore venerdì scorso a Mosca. Una manifestazione di cordoglio e di vicinanza anche politica che sembra avere sorpreso le autorità.

 

 

 

"Dobbiamo utilizzare le elezioni per dimostrare che esistiamo e che siamo tanti" sottolinea la vedova di Navalny nel filmato. "Siamo persone reali, viventi, e siamo contro Putin; dovete recarvi ai seggi elettorali nello stesso giorno e nello stesso momento: il 17 marzo a mezzogiorno".

 

 

 

L'attivista, che dopo la morte del marito è stata ricevuta a Washington dal presidente americano Joe Biden e ha tenuto un discorso al Parlamento europeo a Strasburgo, ha continuato: "Cosa fare dopo, lo deciderete voi; potrete votare per qualsiasi candidato tranne che per Putin, stracciare la scheda elettorale oppure scrivere a grandi lettere 'Navalny'; e se invece ritenete che andare a votare sia senza senso, potrete semplicemente raggiungere il seggio, stare un po' lì e poi tornare a casa".

 

 

 

La tesi è che in questo modo "si potrà capire che c'è tanta gente" che non appoggia il governo di Putin. Le elezioni presidenziali in Russia sono in programma dal 15 al 17 marzo. Si tratta delle prime dopo l'avvio da parte di Mosca dell'offensiva militare in Ucraina il 24 febbraio 2022. 

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