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Russia, caccia ai pro-Navalny: cosa sta succedendo a chi era al funerale

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Niente arresti di massa, ma la polizia russa è già al lavoro per trovarei sostenitori di Alexei Navalny. Gli agenti stanno individuando uno per uno tutti quelli che hanno manifestato apertamente sostegno al leader dell’opposizione a Vladimir Putin. Ma secondo quanto raccontato da Dmitrij Anisimov, il portavoce di Ovd-Info, l’Ong che monitora gli arresti politici, i fermi arriveranno. E saranno tanti. 

Le forze di sicurezza russe hanno deciso di non effettuare arresti di massa il giorno dei funerali “probabilmente per non creare un quadro troppo disumano che sembrerebbe inadeguato ai sostenitori delle autorità”. Ma da quelle parti sanno che la mattanza è già iniziata.

 

 

A oggi dovrebbero essere 128 le persone fermate in tutta la Russia. Il primo arresto risale a domenica. Una donna residente a Mosca è stata ripresa durante i funerali di Navalny mentre pronunciava la frase “Gloria agli eroi”. Prima è stata portata al dipartimento di polizia, dove ha dovuto passare la notte, e poi è stata rilasciata con una multa di 1.500 rubli per “esibizione di simboli vietati”.

Altri quattro uomini di Mosca sono stati prelevati dalle loro abitazioni per aver deposto fiori in memoria di Navalny dopo la sua morte lo scorso 16 febbraio. Non è ancora chiaro il motivo per il quale sono perseguiti. Nei giorni scorsi episodi simili erano avvenuti a San Pietroburgo e Kazan. Non è che l’inizio del linciaggio che avverrà nel corso dei prossimi mesi. Spalmato nel tempo, ma chirurgico nell’esecuzione.

 

 

Anisimov aveva avvertito del pericolo di essere filmati durante le commemorazioni per Navalny. Non è infatti una cosa inedita: già nel 2021, all’epoca della condanna al carcere per il leader del fronte anti-Putin, molti manifestanti erano stati individuati proprio grazie ai video girati durante le proteste.

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