Navalny, "com'è morto. Potrei deludervi": rumors clamorosi dall'Ucraina
Colpo di scena sulla morte di Alexei Navalny, l'oppositore di Vladimir Putin morto nella colonia penale in Siberia nella quale era detenuto da diversi mesi. Non sarebbe stato ucciso da un sicario inviato dal Cremlino, ma da un coagulo di sangue. Trombosi, come riferito dalla versione ufficiale delle autorità russe.
A sostenerlo, e sta qui la clamorosa sorpresa, è Kirilo Budanov, il capo dell'intelligence del Ministero della Difesa ucraina. Un pezzo grosso di Kiev, braccio destro del presidente Volodymyr Zelensky. Un nemico di Putin, insomma. Budanov si dice convinto che Navalny sia morto effettivamente per cause naturali.
"Potrei deludervi, ha dichiarato, ma quello che sappiamo è che è morto davvero per un coagulo di sangue. E questo è più o meno confermato. Questo non è stato preso da internet, ma, sfortunatamente" si tratta di morte naturale, ha detto Budanov citato da Ukrainska Pravda. Parole spiazzanti, anche se la "morte naturale" non esclude il fatto che ci sia stato un disegno omicida da parte del regime di Mosca, tradotto in condizioni di detenzioni "impossibili" per Navalny, esposto a temperature estreme con 30 gradi sottozero come quelle dell'ora d'aria fatale in cui è deceduto, fiaccato e indebolito da mesi di stenti e torture psicofisiche.
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Budanov nel frattempo ha parlato anche di "sorprese per gli occupanti russi in Crimea" e ha raccomandato alla popolazione civile di non utilizzare il celebre ponte di Kerch, l'infrastruttura più importante tra quelle che collegano la Crimea al territorio russo. "La guerra della Russia contro l'Ucraina è iniziata non due anni fa, ma dieci, con l'occupazione della Crimea ucraina". Un cavallo di battaglia della propaganda ucraina, che tenta di tenere in vita il sogno della "riconquista".
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