Bielorussia, morto in carcere il dissidente Lednik
Dopo Alexei Navalny, un'altra morte sta sconvolgendo il mondo: quella di Igor Lednik. Il giornalista bielorusso è deceduto in carcere. Qui Lednik stava scontando una pena per un articolo pubblicato nel 2022 e per il quale era stato accusato di diffamazione nei confronti del presidente Alexander Lukashenko. A diffondere la notizia è stato il Partito socialdemocratico.
Il giornalista stava scontando una pena detentiva di tre anni e la sua salute era peggiorata dietro le sbarre. Lednik, che tra le altre cose era un ex politico, aveva subito un'operazione gastrointestinale e soffriva anche di problemi cardiaci. L'ex candidata presidenziale Svetlana Tikanovskaya, una delle principali figure della dissidenza anti-Lukashenko, si è detta "devastata" per la morte di "un instancabile combattente per la libertà".
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E ancora: "Questa morte è un tragico simbolo della brutalità del regime di Lukashenko. Deve essere ritenuto responsabile di ogni morte, di ogni eroe perduto", ha tuonato sul suo account su X. Un drammatico annuncio, quello su Lednik, che precede la morte di Navalny. Ancora non vi è certezza su dove si trovi il corpo del dissidente russo, anche lui deceduto in carcere ma quello siberiano. Per il momento la causa del decesso è stato definita da Mosca "sindrome da morte improvvisa", anche se altre fonti dal carcere avevano parlato in un primo momento di embolia. In ogni caso per la sua portavoce e per la famiglia si tratta di "assassinio di Stato", mentre dal quotidiano tedesco Bild diffondono il retroscena per cui l'oppositore russo sarebbe morto "forse poco prima di una sua possibile liberazione" nell'ambito di uno "scambio di detenuti".
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