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Navalny "è morto": l'oppositore di Putin "si è sentito male dopo una passeggiata"

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Alexei Navalny è morto. L'oppositore russo, 47 anni, è deceduto nella colonia penale n. 3 dell'Okrug autonomo di Yamalo-Nenets. A riferirlo il dipartimento regionale del servizio penitenziario federale. "Il 16 febbraio di quest'anno, nella colonia correzionale n. 3, il detenuto Navalny A.A. si è sentito male dopo una passeggiata, perdendo quasi immediatamente conoscenza. Gli operatori sanitari dell'istituto sono immediatamente arrivati ed è stata chiamata una squadra medica di emergenza", si legge nel comunicato.

E ancora: "Sono state eseguite tutte le misure di rianimazione necessarie, ma non hanno dato risultati positivi. I medici del pronto soccorso hanno confermato la morte del condannato. Si stanno accertando le cause della morte". Intanto il presidente russo è stato informato della sua morte. Almeno secondo quanto dichiarato dal portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.

A dicembre il più noto tra gli oppositori di Vladimir Putin era stato trasferito nella colonia penale in una regione artica della Russia settentrionale. "Alexei sta bene", confermava la sua portavoce Kira Yarmysh con un post su X. Da più di due settimane i suoi collaboratori non avevano più avuto notizie di dove si trovasse. Navalny era stato poi rintracciato nella colonia penale IK-3 a Kharp, nella regione autonoma dello Jamalo-Nenec, circa 1.900 km a nord-est di Mosca.

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