Trump, "inviterei Putin ad attaccarli". Nato, altissima tensione con Donald
Alta tensione tra Donald Trump e la Nato. In un comizio a Conway, nella South Carolina, l'ex presidente repubblicano, che quasi sicuramente sarà lo sfidante di Joe Biden alle presidenziali Usa del prossimo novembre, ha detto che non esiterebbe a "incoraggiare" la Russia ad attaccare i Paesi della Nato che non rispettano i loro impegni finanziari, rispolverando il suo cavallo di battaglia di quando era presidente contro i Paesi riluttanti ad aumentare il loro contributo alla difesa al due per cento del loro Pil.
Una "provocazione" che la Casa Bianca descrive come "spaventosa e folle". Il 24 di questo mese si terranno nella South Carolina le primarie dei Repubblicani. Trump ha raccontato che, in una riunione della Nato, aveva confidato a un altro capo di Stato che gli Stati Uniti, sotto la sua leadership, non avrebbero difeso nessun Paese considerato "delinquente". "Il Presidente di un grande Paese si è alzato e ha detto: 'Beh, se non paghiamo, e se siamo attaccati dalla Russia, chi ci proteggerà?'". Trump ha risposto: "Non paghi, sei un delinquente. Nessuno ti proteggerebbe. Anzi, li incoraggerei a fare quello che vogliono. Devi pagare, Devi pagare i tuoi conti". "Incoraggiare l'invasione dei nostri alleati più stretti da parte di regimi assassini è spaventoso e folle e danneggia la nostra sicurezza nazionale, la stabilità globale e la nostra economia", ha commentato Andrew Bates, portavoce della Casa Bianca. Al 2022, sette Paesi Alleati (ora sono 31) spendevano almeno il due per cento del loro Pil per la difesa. Erano solo tre nel 2014.
La Nato ha quindi risposto all'ex presidente degli Stati Uniti: "Qualsiasi attacco alla Nato vedrà una risposta unita e forte", ha dichiarato il segretario generale Jens Stoltenberg aggiungendo che qualsiasi suggerimento secondo cui gli alleati non si difenderanno a vicenda mina tutta la sicurezza dell'Alleanza e mette a rischio i soldati statunitensi ed europei. Non solo: le parole di Trump, secondo Stoltenberg, "mettono i militari statunitensi ed europei a rischio". "Ogni insinuazione che gli alleati (della Nato) non si difenderanno reciprocamente mina la nostra sicurezza, inclusa quella degli Stati Uniti, e mette le vite dei militari statunitensi ed europei a rischio. Mi aspetto che gli Usa resteranno un alleato della Nato forte e impegnato, indipendentemente da chi vincerà le elezioni presidenziali".