Re Carlo e il tumore, il nodo della "valigetta rossa": voci a Corte
La malattia di Re Carlo III, il sovrano britannico che ha scoperto pochi giorni fa di essere affetto da un tumore, apre tra Buckingham Palace e Downing Street la questione della "reggenza". In caso di impedimento del monarca, il protocollo prevede l'entrata in scena dei consiglieri di Stato, di fatto la Royal family che secondo la linea dinastica è deputata a succedere al Re o alla Regina.
In questo senso, non stupisce che di fatto il primogenito di Carlo e Diana, il principe William, abbia già preso in mano le redini del regno con quella che gli analisti inglesi hanno definito una "reggenza soft". Carlo non è fuori dai giochi, qualche ora fa ha consultato telefonicamente il premier Sunak e le cure, dalla chemioterapia alla radioterapia, lo debiliteranno ma di certo non gli impediranno di seguire le sorti della Gran Bretagna perlomeno per i prossimi mesi.
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Il decorso fortunato o meno della terapia farà il resto. Di sicuro, William (peraltro alle prese con i seri problemi di salute della consorte, Kate Middleton, anche lei operata negli stessi giorni in cui Carlo si era sottoposto a una intervento alla prostata) si prenderà in carico le fatiche degli impegni istituzionali fino a oggi appanaggio del padre.
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In questo senso, spiega il Corriere della Sera, sarà William a presiedere le udienze con gli ambasciatori alla nomina dei giudici, mentre sarà ancora Carlo a incontrare una volta alla settimana il primo ministro, anche in remoto, a riunire mensilmente il Consiglio privato e a promulgare le leggi. La reggenza soft non prevede il ricorso al Regency Act né la delega formale ai Consiglieri di Stato. Una soluzione informale, per così dire, su cui però pende l'incognita della "opzione nucleare", ossia la proclamazione formale della reggenza.
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C'è un precedente recente che potrebbe delineare cosa accadrà nelle prossime settimane. Alla fine del regno di Elisabetta II, anziana e stanca, proprio Carlo all'epoca ancora principe di Galles aveva di fatto iniziato e sostituire la madre nelle sue funzioni politiche, avendo avuto accesso anche alla valigetta rossa che contiene i documenti ufficiali riservata al solo sovrano. Secondo il Corsera, qualcuno chiede che questo avvenga già oggi a favore di William. Perché ciò accada, però, serve che Carlo risulti "incapacitato in maniera permanente" da una "infermità del corpo o della mente".