Giordania, attacco di droni: tre soldati americani uccisi. L'ira di Biden: "La pagheranno"
Tre soldati dell’esercito americano sono stati uccisi e almeno due dozzine sono rimasti feriti in un attacco di droni durante la notte contro un piccolo avamposto Usa in Giordania. Si tratta delle prime vittime americane in Medio Oriente dall’inizio della guerra di Gaza
L’uccisione dei tre soldati americani è avvenuta nella Torre 22 in Giordania, vicino al confine con la Siria. Il Comando Centrale degli Stati Uniti ha confermato in una dichiarazione che tre soldati sono stati uccisi e 25 feriti in un attacco di droni che "ha avuto un impatto su una base nel nord-est della Giordania". La Cnn riporta che a partire da venerdì, ci sono stati più di 158 attacchi contro gli Stati Uniti e le forze della coalizione in Iraq e Siria, anche se i funzionari Usa hanno descritto il costante lancio di droni, razzi e missili come infruttuosi in quanto spesso non hanno causato lesioni gravi o danni alle infrastrutture. Le forze americane presenti nell’avamposto colpito sono presenti come parte di un’operazione di consulenza e assistenza alla
Giordania.
"Erano patrioti nel senso più alto del termine. E il loro ultimo sacrificio non sarà mai dimenticato dalla nostra nazione", ha detto il presidente Joe Biden, confermando la notizia, "porteremo avanti il loro impegno nella lotta al terrorismo. E non abbiate dubbi, chiederemo conto a tutti i responsabili nel momento e nel modo da noi scelti". "Jill e io - scrive Biden riferendosi alla first lady - ci uniamo alle famiglie e agli amici dei nostri caduti e agli americani in tutto il Paese nel piangere la perdita di questi guerrieri in questo attacco spregevole e del tutto ingiusto". "Questi membri del servizio incarnavano il meglio della nostra nazione: incrollabili nel loro coraggio. Inflessibili nel loro dovere. Inflessibili nel loro impegno nei confronti del nostro Paese, mettendo a rischio la propria sicurezza per quella dei loro connazionali e dei nostri alleati e partner con i quali combattiamo il terrorismo. È una lotta che non cesseremo. E non abbiate dubbi, chiederemo conto a tutti i responsabili nel momento e nel modo da noi scelti". "Mentre stiamo ancora raccogliendo i fatti di questo attacco, sappiamo che è stato effettuato da gruppi militanti radicali sostenuti dall’Iran che operano in Siria e Iraq".