Cina-Filippine, verso l'escalation: la rotta che può far esplodere la guerra
Altissima tensione nel Mar Cinese meridionale. Ancora scintille inquietanti tra le Filippine e la Cina. A rivelare cosa sta succedendo da quelle parti è Newsweek che sottolinea il richiamo di Pechino a Manila sull'incremento della forza filippina navale in quella porzione di mare. "L'infuocata dichiarazione, rilasciata giovedì dal portavoce del ministero della Difesa cinese, colonnello Wu Qian, è stata una risposta al capo militare filippino, generale Romeo Brawner Jr., che ha annunciato questa settimana che il paese del sud-est asiatico avrebbe aggiornato nove installazioni, tra cui quella di Second Thomas Shoal, un hotspot controllato da Manila", riporta Newsweek.
E la Cina fa la voce grossa rivendicando la sua influenza su tutto il Mar cinese meridionale. Un mare importantissimo per le sue risorse di energia. "Nonostante la mancanza di risorse sufficienti per sorvegliare queste aree, che secondo il diritto marittimo internazionale rientrano nella zona economica esclusiva delle Filippine, Manila persiste nelle missioni", si legge nell'analisi. Intanto le forze armate filippine, come riporta ilMessaggero, intendono potenziare un sistema di desalinizzazione a Second Thomas Shoal , dove la BRP Sierra Madre, una nave da guerra trasformata in base marina. Una vera e propria sfida lanciata a Pechino che potrebbe innescare nuove tensioni tra i due Paesi. Dopo il fronte con Taiwan di fatto si apre ora quello con le Filippine. La Cina continua a tenere il mondo con il fiato sospeso. E l'ipotesi di una nuova guerra è dietro l'angolo. Infine, sull'eterno duello con Taiwan va ricordato che ventitré velivoli da guerra cinesi sono stati "rilevati lungo la costa sudorientale della Cina continentale", tra questi Se-30, Y-8 e droni.
A farlo sapere il ministero della Difesa di Taiwan, aggiungendo che tredici di questi velivoli "hanno attraversato la linea mediana dello Stretto di Taiwan e sono entrati nella parte settentrionale, centrale, sudoccidentale della zona di identificazione di difesa aerea (Adiz) di Taiwan conducendo un pattugliamento di combattimento congiunto insieme" a navi da guerra cinesi. Le forze armate di Taiwan, aggiunge il ministero, "hanno monitorato la situazione e impiegato forze e mezzi adeguati in risposta alle attività rilevate". Taiwan sarà tra gli argomenti che verranno affrontati nell’incontro previsto a Bangkok tra il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Jake Sullivan, e il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi.