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Francia, scandalo protesi mammarie

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La truffa delle protesi che si rompono il doppio

Monica Rizzello
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È scandalo in Francia a causa di una fabbrica di protesi mammarie al silicone, che ha utilizzato materia prima non conforme a quanto dichiarato. Le protesi, secondo le autorità sanitarie, presentano un tasso di rottura doppio e 30.000 donne sono state invitate a contattare il loro chirurgo. L'allerta è stata data, dopo la scoperta della frode, dall'Afssaps, agenzia dei prodotti sanitari. Nel mirino, le protesi PIP (Poly implant prothese), che si rompono con frequenza doppia di quella delle altre marche «senza apparente spiegazione», ha spiegato Jean-Claude Ghislain, dirigente dell'agenzia. Secondo il capo dell'Afssaps, Jean Marimbert, abitualmente «gli impianti mammari hanno una durata di vita di una decina d'anni», ma nel caso delle protesi in questione si assiste a «rotture più frequenti e più precoci». L'ispezione subito disposta sul sito di produzione ha consentito di scoprire che il fabbricante utilizzava un gel di silicone non corrispondente a quello dichiarato.

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