Albania, grossi guai per Sali Berisha: arrestato
Un tribunale albanese ha ordinato gli arresti domiciliari per l’ex primo ministro Sali Berisha, leader del Partito Democratico all’opposizione, indagato con l’accusa di corruzione. La decisione è stata presa dalla giudice Irena Gjoka del Tribunale speciale per la corruzione e la criminalità organizzata, che si occupa di casi che coinvolgono alti funzionari e politici. Gjoka ha accettato la richiesta dei pubblici ministeri di mettere Berisha, 79 anni, agli arresti domiciliari dopo aver violato le precedenti misure restrittive di comparire ogni due settimane. Gli è stato anche vietato di viaggiare all’estero. Il suo avvocato, Genc Gjokutaj, ha annunciato che verrà presentato ricorso. La Corte, ha spiegato il legale, ha anche proibito a Berisha di comunicare con persone diverse dai familiari che vivono con lui.
Ed era stato proprio Sali Berisha, o meglio il suo partito, a mettere il bastone tra le ruote all'accordo tra Italia e Albania per la gestione dei flussi migratori. La Corte Costituzionale di Tirana ha infatti sospeso la procedura di approvazione del protocollo per costruire un centro migranti italiano sulle coste albanesi, dopo che 30 parlamentari dell’opposizione hanno fatto ricorso. "Si ravvisano profili di incostituzionalità – avevano scritto i deputati del PD, il partito dell’ex presidente e premier, oggi parlamentare, Sali Berisha – e l’intesa va contro le convenzioni internazionali alle quali il nostro Paese aderisce". Ora Berisha dovrà fare i conti con la giustizia albanese.