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Javier Milei sconvolge l'Argentina: ecco come si potrà divorziare

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Via al "divorzio lampo". La rivoluzione ultra-liberalista di Javier Milei, neo-presidente dell'Argentina, passa anche dalla camera da letto. Dopo la deregulation totale in campo economico e finanziario e le misure lacrime e sangue per i conti pubblici del gigante sudamericano con i piedi perennemente d'argilla, con Buenos Aires che sarà in "stato d'emergenza" fino al 2025, il capo di Stato ha stilato la proposta sulle separazioni coniugali rapide in caso di comune accordo, senza passare per la mediazione della magistratura e degli avvocati. 

Un disegno di legge che sarà contenuto nel progetto di legge Omnibus inviato al Parlamento argentino e che comprende modifiche ad articoli chiave del Codice civile. Secondo la nuova legge, una coppia sposata potrà separarsi semplicemente esprimendo la propria comune volontà davanti alle autorità amministrative dell'anagrafe. 

 

 

 

Come per le liberalizzazioni e le politiche drastiche sulla peseta, una fetta di Argentina ha già annunciato mobilitazioni di massa. Diversi legali e il presidente dell'Ordine degli avvocati di Buenos Aires, Ricardo Gil Lavedra, hanno assicurato l'intenzione di "difendere le attribuzioni della professione forense". Non è solo un problema di "corporazioni" e di interessi professionali.

 

 

 

L'Argentina infatti è un paese fortemente cattolico e il divorzio-lampo è anche una sfida alle frange più conservatrici della Nazione, a conferma di come le categorie politiche a cui in Europa fanno riferimento per "inquadrare" Milei (destra, o addirittura fascismo contro sinistra, liberalismo contro statalismo) non bastano a comprendere la dinamitarda carica innovatrice dell'economista, passato in pochi mesi dal ruolo di acclamato polemista nei talk televisivi all'impegnativo ruolo di inquilino della Casa Rosada.

 

 

 

L'intenzione di Milei è quella di "ribaltare" l'Argentina, e intende farlo nell'unico modo che conosce: quello di restare una "mina vagante", imprevedibile e per questa temutissimo dall'establishment, di qualsiasi parte politica esso sia.

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