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Portogallo, la sinistra cambia lo stemma nazionale: ora c'è un uovo fritto

Maurizio Stefanini
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La sinistra portoghese cambia lo stemma nazionale: era un simbolo di ispirazione massonica espressione di una rivoluzione repubblicana ma oggi è stato giudicato oscurantista e «medioevale», quindi sostituito con un altro che viene a sua volta tacciato di essere “woke”. Ma che soprattutto assomiglia alla «bandiera italiana con un uovo fritto in mezzo», come polemizza il leader del principale partito di opposizione.

La querelle dello stemma è diventa uno dei principali temi di campagna elettorale in un Paese che magari avrebbe problemi più impellenti. Il tutto, per iniziativa del governo socialista dimissionario, dopo lo scandalo di corruzione ed appalti fraudolenti che il 7 novembre ha costretto alle dimissioni il primo ministro António Costa e ha portato alla convocazione di elezioni anticipate per il prossimo 10 marzo.

 

ALL’ULTIMO SECONDO

Per il sistema istituzionale portoghese il governo dimissionario anche se continua a gestire il potere fino al nuovo voto dal momento delle dimissioni formali si trova con poteri diminuiti, vale a dire può fare in pratica solo l’ordinaria amministrazione. Ma poche ore prima della scadenza istituzionale, il 7 dicembre, l’esecutivo ha trovato il tempo per cambiare il logo istituzionale del governo, pagando per giunta 74.000 euro al designer Eduardo Aires: il docente presso la Facoltà di Belle Arti dell’Università di Porto che lo ha realizzato.

 

 

 

«Un nuovo simbolo che risponde efficacemente a nuovi contesti determinati dalla raffinatezza della comunicazione digitale dinamica e da un’accresciuta consapevolezza ecologica», ne è la spiegazione.«La nuova immagine si dimostra inclusiva, plurale e laica», è un’altra spiegazione, che appunto ha portato alle accuse di wokismo. Effettivamente, il precedente simbolo portoghese, richiamato anche sulla bandiera, è piuttosto complesso. C’è una sfera armillare, strumento utilizzato per orientarsi dai navigatori che come Vasco de Gama diedero al Portogallo un posto importante nella storia- ed anche un impero coloniale che durò cinque secoli. All'interno della sfera ci sono sei castelli, simbolo della Riconquista fatta ai Mori che costruì lo Stato portoghese. All’interno dei sei castelli c'è uno scudo bianco con cinque “quinas”: termine che indica appunto un gruppo di cinque, e che sono scudi azzurri ognuno con dentro cinque bisanti, monete bizantine che nel Medio Evo erano particolarmente pregiate.

 

 

 

Tradizionalmente l’adozione dei cinque scudi azzurri è attribuita a Alfonso I Henriques, che avrebbe avuto prima della Battaglia di Ourique del 1139 una visione di Gesù Cristo in croce, che gli avrebbe profetizzato la vittoria se avesse modificato il suo stemma, in precedenza composto da una croce azzurra in campo bianco. I cinque scudi rappresenterebbero le cinque ferite ricevute da Gesù durante la crocifissione; sommando i bisanti all'interno degli scudi (e contando anche gli scudi stessi) si ottiene inoltre il numero trenta, rappresentante i denari ricevuti da Giuda dai sacerdoti per tradire il Messia.

 

 

 

SFERE E CORONE

La tradizione è tuttavia controversa, dato che il numero cinque è stato associato anche alle cinque ferite ricevute da Alfonso I durante la battaglia, o ai cinque re moreschi da lui sconfitti. Comunque, la sfera armillare fu messa al posto della corona dagli insorti repubblicani che, il 5 ottobre 1910, fecero la prima rivoluzione del XX secolo. Una rivolta che ebbe carattere fortemente anticlericale. Chiaramente, la sfera armillare ha un retrogusto massonico, e anche i colori verde e rosso che furono messi sulla bandiera al posto dei precedenti blu e bianco avrebbero un netto sapore di sinistra. Ma comunque il tutto è stato cassato. Il nuovo logo del governo mostra un tricolore verde, bianco e rosso col verde più stretto e un cerchio giallo nel bianco che effettivamente evoca un uovo fritto, secondo l’immagine di António Nogueira Leite: dirigente di quel Partito Social Democratico (Psd) che è il principale del centro-destra e che è il favorito alle prossime elezioni.

 

DESTRA INFURIATA

Luís Montenegro, il leader del Psd, ha promesso che tornare al simbolo precedente sarà il suo primo atto di governo. «Basta con la politica di plastica! Con il mio governo smetteremo di usare questo simbolo. Nel nostro progetto non faremo a meno dei riferimenti storici e dell’identità del Portogallo per un’idea di sofisticatezza». Ancora più arrabbiato André Ventura, leader del partito di destra Chega, che ha parlato di «presa in giro della nostra storia. Qual è il problema dei castelli? Cosa c’è di sbagliato nel riferimento alle piaghe di Cristo? Sono la nostra matrice cristiana». Per non parlare del leader del partito Dc Cds-Pp Nuno Melo, secondo cui si è trattato di una decisione «ridicola», anzi «criminale». E 22.000 firme sono state subito raccolte da una petizione che evoca i due annidi carcere previsti dal codice penale per chi insulta i simboli nazionali. 

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