Mar Rosso, entra in azione la fregata Fasan: ecco le regole d'ingaggio
Anche l'Italia sarà impegnata nella missione nel Mar Rosso per contrastare gli attacchi degli houthi alle navi in transito, soprattutto contro i mercantili. Una situazione esplosiva che ad esempio ha costretto ieri la British Petrolium ad annunciare lo stop del passaggio delle proprie navi in quel tratto. L’annuncio ufficiale è arrivato dopo un videocollegamento a cui hanno partecipato il ministro alla Difesa, Guido Crosetto, e il capo del Pentagono, Lloyd Austin. "L’Italia", ha assicurato Crosetto, "farà la sua parte, insieme alla comunità internazionale, per contrastare l’attività terroristica di destabilizzazione degli Houthi, che abbiamo già condannato pubblicamente, e per tutelare la prosperità del commercio e garantire la libertà di navigazione e il diritto internazionale". L’invio della fregata europea multi missione ’Virgilio Fasan’ nel Mar Rosso era inizialmente previsto per febbraio nell’ambito della missione antipirateria "Atlanta" ma a questo punto rafforzerà l’operazione "Prosperity Guardian" lanciata da Washington, a cui dovrebbero aderire alcuni Paesi arabi come l’Egitto e alleati Nato come Francia, Gran Bretagna, Norvegia e Canada, ma non la Russia che si è chiamata fuori.
L’operazione sfrutterà le missioni multinazionali già operanti nell’area, compresa la Combined Task Force 153 creata un anno fa dagli Usa per vigilare su Golfo di Aden e Stretto di Bab el-Mandeb. Le nuove minacce dei ribelli sciiti e filo-iraniani Houthi, arrivati ora a paventare un attacco ogni 12 ore per premere su Israele affinché fermi l’offensiva su Gaza, hanno portato a un’accelerazione sui tempi: già domenica, vigilia di Natale, la fregata italiana dovrebbe attraversare il canale di Suez. "Durante il colloquio" con Austin, ha riferito il ministro la Difesa, "è stata affermata l’importanza del principio di libera navigazione, valutato l’impatto sul commercio internazionale e discusse le possibili opzioni per garantire la sicurezza delle rotte marittime al fine di prevenire ripercussioni sull’economia internazionale, con pericolose dinamiche sui prezzi delle materie prime".
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I fondamentalisti Houthi hanno usato droni, barchini e missili per colpire le rotte commerciali sul Mar Rosso, arrivando persino ad assaltare e dirottare un mercantile, il 22 novembre. Una petroliera norvegese è stata centrata da un missile e la scorsa settimana una fregata francese ha abbattuto due droni lanciati contro una portacontainer. La fregata Fasan, dotata di missili Aster 30 e 15 in grado di garantire protezione in un raggio di 100 chilometri, potrebbe in futuro essere affiancata da una seconda nave italiana. Infine come riporta Guido Olimpio sul Corriere, "un eventuale intervento della fregata F591 è anche previsto in caso di attacchi ad altre unità della coalizione oppure a mercantili in transito nella zona operativa della nave italiana".
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