Kim Jong-un continua a piangere in pubblico: rumors, cosa c'è dietro
Pianto di Stato. Le lacrime che hanno rigato il volto di Kim Jong-un la settimana scorsa durante un’Assemblea delle Madri convocata a Pyongyang sono argomento di dibattito nella comunità dell’intelligence. C'è una ragione perché il leader nordcoreano dopo aver incitato le donne della Repubblica popolare democratica di Corea a dare più figli alla patria, e ascoltato gli interventi dei dignitari, è stato inquadrato dalla tv statale con gli occhi rossi, mentre respirava profondamente come per reprimere il pianto. Ma le lacrime sono scese e gli hanno rigato il volto: Kim ha tirato fuori un fazzoletto bianco e si è asciugato i goccioloni.
Il capo del regime voleva che tutto il popolo lo vedesse commosso. Il Corriere della Sera ricorda altre ci sono altre immagini che lo ritraggono in lacrime in almeno cinque occasioni e che dietro c'è la grande macchina della propaganda nelle mani della sorella di Kim: al popolo nordamericano piace che la gente si commuova e mostrare di saper piangere in pubblico è un modo per far sentire il dittatore vicino al suo popolo, ha spiegato al Corriere Fyodor Tertiskiy, ricercatore dell’università Kookmin a Seul.
Ogni lacrima ha il suo significato, a seconda dell’occasione: quelle versate nel 2020 durante la pandemia dovevano mostrare "la solitudine del potere e l’isolamento in quella situazione drammatica", ha detto a NK News Hyun-seung Lee, un nordcoreano di una famiglia importante che è fuggito al Sud. Pianto di Stato, dunque. Per la cronaca, prima del pianto, nel suo discorso il Maresciallo aveva invitato le donne nordcoreane a educare con severità i figli, a farli lavorare duramente, a mandarli sotto le armi per prepararli meglio a combattere per la patria (e servire la Dinastia Kim).