Navalny sparito dopo lo svenimento: sospetti (terrificanti) su Putin
Cresce l'ansia per le sorti dell'oppositore russo Aleksei Navalny detenuto in carcere. I suoi collaboratori hanno lanciato l’allarme sulla sua incolumità dopo che, ancora una volta, non si è presentato neppure in collegamento video all’udienza del processo a suo carico e sono sei giorni che non hanno sue notizie.
Navalny, che si trova nella colonia correzionale n. 6 della zona di Vladimir, ancora una volta non è stato collegato tramite video all’udienza presso il tribunale della città di Kovrov questa mattina 11 dicembre, come ha riferito l’addetta stampa del politico dissidente Kira Yarmysh. La portavoce ha spiegato che i responsabili del carcere sostengono che dal 7 dicembre hanno problemi con l’elettricità che non riescono a riparare. "Mi stanno solo prendendo in giro", ha denunciato Yarmysh sui social.
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Dal 6 dicembre, anche gli avvocati dell’oppositore non possono fargli visita. I suoi collaboratori hanno riferito che l’8 dicembre l’avvocato del politico è rimasto tutto il giorno fuori dalla colonia penale, ma gli è stata negato l’ingresso. Yarmysh ha detto che la settimana scorsa Navalny si è sentito male nella sua cella: ha avuto le vertigini e si è sdraiato sul pavimento. Il personale carcerario gli ha messo una flebo ma nulla di più, scrive Meduza.
Navalny è in prigione dall’inizio del 2021. Nell’agosto 2023, il tribunale della città di Mosca lo ha condannato a 19 anni di prigione in una colonia a regime speciale per "estremismo". In carcere, Navalny viene regolarmente tenuto nella cosiddetta "cella di punizione", l’equivalente del regime di isolamento.