Israele, "suicidi e ricoveri per salute mentale": 7 ottobre, altro inferno dopo il rave
"Ci sono stati dei suicidi" tra i sopravvissuti all'attacco sferrato dai terroristi di Hamas contro Israele, quando morte e distruzione piombarono sul festival Nova, vicino al kibbutz Beeri, lo scorso 7 ottobre. A riferirlo la Bbc, che ha citato un membro dell'equipe medica di aiuto ai superstiti. "Alcuni si sono già suicidati", ha detto la fonte all'emittente britannica. La Bbc, poi, ha riportato una dichiarazione del capo della polizia Yaacov Shabtai, secondo cui "18, tra giovani uomini e donne, sono stati ricoverati in ospedali di salute mentale perché non stavano più bene".
Sul violento blitz di Hamas, che lo scorso 7 ottobre ha fatto strage uccidendo circa 1.200 persone in Israele, il Washington Post scrive che i terroristi sarebbero ricorsi a una strategia chiara basata sulla dissimulazione delle proprie reali intenzioni. I miliziani, insomma, avrebbero seguito un piano preciso: far credere a Tel Aviv che dalla Striscia di Gaza non sarebbero più arrivati pericoli su larga scala per lo Stato ebraico. "Hamas ha cullato Israele in un falso senso di calma", ha scritto a tal proposito il Washington Post.
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Intanto la Francia annuncia sanzioni contro quei coloni israeliani responsabili di violenze contro cittadini palestinesi in Cisgiordania. In particolare, la ministra degli Esteri Catherine Colonna ha detto di voler portare il tema in Ue. "Queste violenze devono cessare. Garantirlo e perseguire gli autori è responsabilità delle autorità israeliane", ha avvertito la portavoce del ministero degli Esteri, Anne-Claire Legendre.
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