Spagna, la minaccia di Eh Bildu a Sanchez: "Dovrà sudare per ogni decisione"
Un esecutivo così debole in Spagna non si vedeva da tempo. E così per il premier socialista arrivano già i primi diktat e le prime minacce politiche. "Il governo spagnolo di Pedro Sanchez dovrà sudare per ottenere i voti del partito indipendentista basco Eh Bildu in ogni decisione e in ogni legge". È l’ammonimento del deputato di Eh Bildu Oskar Matute. In un’intervista a "Radio Popular-Herri Irratia", Matute ha spiegato che la sua formazione vuole evitare che il Partito popolare (Pp) e Vox vadano al potere e per questo motivo "non ha dato un prezzo" ai suoi voti a favore dell’investitura di Pedro Sanchez.
Tuttavia, ha aggiunto Eh Bildu è "altrettanto chiaro" nel dire che le sue richieste sono "molto numerose". In vista dell’approvazione delle legge di bilancio, il deputato indipendentista ha sottolineato che negozieranno con il governo "misure che favoriscano le condizioni di vita della gente, che rendano più facile la vita delle persone, e soprattutto quella delle classi lavoratrici, e avanzino nel riconoscimento dell’effettiva plurinazionalità dello Stato spagnolo e, quindi, il riconoscimento di Euskal Herria (i Paesi Baschi in lingua locale) come nazione". Intanto Sanchez deve affrontare anche la crisi diplomatica con Israele dopo aver affermato di voler riconoscere in modo unilaterale lo Stato della Palestina e soprattutto dopo non aver riconosciuto le responsabilità di Hamas nella guerra che si sta combattendo in Medio Oriente.
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Dopo la dura reazione di Netanyahu, a Madrid è stato convocato l'ambasciatore israeliano: il ministro spagnolo degli Esteri, José Manuel Albares, ha confermato a Rtve di aver convocato l’ambasciatrice israeliana in Spagna, Rodica Radian-Gordon, a causa delle "accuse inaccettabili e false" del suo governo contro il premier iberico, Pedro Sanchez . "Ho appena convocato l’ambasciatore israeliano a Madrid per fornire spiegazioni sulle false e inaccettabili accuse che il governo israeliano ha mosso contro il capo del governo e il primo ministro belga", ha comunicato Albares. Accuse, ha aggiunto, che "respingiamo categoricamente". Il ministero spagnolo, ha sottolineato, sta valutando una "risposta adeguata a queste accuse false, fuori luogo e inaccettabili".
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