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Olanda, un terremoto alle elezioni: vince Wilders, "ultra-destra e islamofobo"

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Anche in Olanda arriva "l'onda della destra". Gert Wilders imita Javier Milei in Argentina e porta il suo Partito per la Libertà, considerato dai progressisti europei di destra estrema e islamofobo, a vincere le elezioni nei Paesi Bassi. Wilders, da anni in prima fila contro i fondamentalisti islamici e per questo minacciato di morte dai jihadisti, si candida dunque a guidare il governo succedendo a Mark Rutte, anche se dovrà trovare un accordo con altri cartelli elettorali.

Il risultato, se confermato dai dati finali (ma gli exit poll sono già abbastanza netti) è di quelli destinati ad avere ripercussioni anche oltreconfine. Il PVV (Partito della Libertà) ha ottenuto 35 seggi, secondo i sondaggi Ipos. L'alleanza di sinistra (Gl-PvdA, coalizione di progressisti e Verdi) guidata dall'ex vicepresidente della Commissione Ue Frans Timmermans che mesi fa si era dimesso lasciando Bruxelle proprio con l'ambizione di diventare premier del suo Paese, è seconda, piuttosto staccata con 26 seggi.

Secondo questo exit poll, il VVD (il partito popolare per la libertà e la democrazia del premier uscente Rutte) ha ottenuto 23 seggi. I sondaggi davano i tre partiti testa-a-testa e non con un distacco così accentuato. 

Matteo Salvini ha mandato un sms di sostegno e complimenti "all’amico Geert Wilders" dopo i primi dati emersi dagli exit poll che lo stesso leader olandese ha festeggiato con un post su X, l’ex Twitter. "Altro che inciucio con i socialisti, il 3 dicembre a Firenze nascerà una nuova Europa", spiega Salvini ricordando la manifestazione organizzata dalla Lega con gli alleati europei (tra cui Wilders)", si legge in una nota della Lega.

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