Idf, Jabalia circondata: la rete dei bunker di Hamas
L'esercito israeliano serra la morsa sul campo profughi di Jabalia, nel Nord della Striscia di Gaza, dove sono segnalati terroristi di Hamas. Ieri è stato annunciato il «completamento dell’accerchiamento del campo», la cui estensione è di 1,4 km quadrati, e su cui si concentrano attacchi di aerei e droni con la stella di Davide sulle ali «per preparare il campo di battaglia», come spiegato da un comunicato di Tsahal, le forze armate ebraiche, secondo le quali «sono stati colpiti gli accessi di tre tunnel e uccisi miliziani a dozzine». Jabalia è stata circondata dalla 162° Divisione dell'esercito, mentre a colpire l'area, oltre all’aviazione, c'è anche l’artiglieria. Presso il campo c’è l’ennesimo ospedale sospettato di fare da scudo ai terroristi, quello di Al Awda, dove le bombe israeliane, secondo la Mezzaluna Rossa, avrebbero ucciso 4 medici. Anche a Jabalia Israele ha cercato di avvertire i civili affinché si tenessero lontani, ma, volenti o nolenti, se costretti da Hamas a rimanere, sembrano rimasti dov’erano.
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Tsahal ha riportato che nelle scorse ore sono stati colpiti 250 bersagli di Hamas. Un elicottero Apache, in particolare, ha centrato una postazione di lancio di razzi, mentre la fanteria ha rinvenuto arsenali nascosti in varie case e pare che un missile anticarro sia stato celato perfino sotto la culla di un bambino. Nel Sud della Striscia un raid sul campo di Nuseirat ha ucciso 17 persone, fra cui donne e bambini. È stato eliminato Jamal Muhammad Haniyeh, nipote maggiore del capo politico di Hamas, quell'Ismail Haniyeh al riparo in Qatar. Nei giorni scorso era stata uccisa anche un’altra nipote di Haniyeh, Raua Hamam. Quanto alle truppe ebraiche, il numero di caduti dell'operazione di terra è arrivato ieri a 68. In serata una recrudescenza nei bombardamenti nel Nord della Striscia si è fatta sentire con boati che venivano dall'area di Beit Hanoun e le cui onde d'urto hanno fatto tremare i vetri delle finestre nella città israeliana di Sderot, vicina alla frontiera, come riferiscono i corrispondenti della CNN presenti. Hamas ha lanciato razzi su Tel Aviv e Gerusalemme, dove è scattato l'allarme e 5 ordigni sono stati abbattuti dal sistema antimissile Iron Dome.
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Ma continua a preoccupare il fronte Nord, a proposito del quale il ministro Benny Gantz, visitando le alture del Golan, ha osservato: «Siamo pronti all'espansione dei combattimenti sul confine libanese per consentire ai residenti del Nord di tornare a casa sani e salvi. Che Hamas ed Hezbollah non trasformino il Libano nella Striscia di Gaza». Raid israeliani nel Libano del Sud hanno distrutto tre cellule terroristiche, ma alcuni ordigni, fra Tayr Harfa e Jebbin, hanno ucciso tre giornalisti della tv filoiraniana Al Mayadeen. Droni hanno annientato «quattro terroristi di Hamas nel villaggio libanese di Chaatiyeh». A sua volta Hezbollah ha sparato due missili su una base dell'intelligence israeliana, situata in una casa del kibbutz Manara, uccidendo o ferendo un numero imprecisato di agenti.
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