Il cecchino ucraino, "record mondiale": il video che sconvolge il mondo
Un impressionante quanto tragico record mondiale: il cecchino più letale del mondo è ucraino. Un tiratore scelto dell'esercito di Kiev, impegnato da oltre un anno e mezzo nella guerra contro gli invasori russi, ha stabilito un nuovo record mondiale in combattimento uccidendo un nemico da una distanza di ben 3.800 metri.
A renderlo noto sono stati i servizi di intelligence interni (Sbu), come riporta Rbc-Ucraina. "Questo colpo è stato sparato da un ufficiale speciale del servizio di sicurezza con un fucile ucraino Volodar Obriyu", riporta il servizio stampa della Sbu in un comunicato, aggiungendo che il video del tiro (pubblicato su X, l'ex Twitter) mostra il soldato colpito e la paura dei suoi commilitoni che si trovavano nelle vicinanze. Immagini impressionanti che lasciano intendere come l'orrore ucraino sia oggi una guerra a metà strada tra la follia della trincea stile Prima guerra mondiale e un conflitto ultra-tecnologico, tra droni e armi a distanza di precisione millimetrica impensabile.
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"I cecchini della Sbu stanno cambiando le regole a livello mondiale, dimostrando la capacità di lavorare efficacemente a distanze fantastiche", ha sottolineato la Sbu non nascondendo, di fatto, il fine propagandistico della notizia, dal momento che in questa guerra soprattutto è fin da subito risultato evidente l'impatto mediatico delle vicende. Per la cronaca, il (triste) primato precedente, di 3.540 metri, era stato stabilito in Iraq nel 2017 da un soldato canadese.
Nel frattempo, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha lanciato un ben poco rassicurante messaggio ai suoi concittadini e a tutto l'Occidente, per così dire "distratto" dalla guerra tra Israele e Hamas in Medio Oriente. La guerra in Ucraina "non è un film" e "non finirà presto", ha sottolineato Zelensky durante l'incontro con il direttore generale della Fox Corporation, Lachlan Murdoch, e con i giornalisti di Fox News e The Sun. Lo riporta il portale web della presidenza Ucraina. "Per qualche ragione, le persone trattano" la guerra in Ucraina "come un film e si aspettano che non ci siano lunghe pause negli eventi, che l'immagine davanti ai loro occhi cambi sempre, che ci siano delle sorprese ogni giorno. Ma per noi, per i nostri guerrieri, questo non è un film. Queste sono le nostre vite. Questo è un duro lavoro quotidiano. E non finirà così presto come vorremmo, ma non abbiamo il diritto di arrenderci e non lo faremo".
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