Israele e Hamas, la diretta. "Accordo vicino per gli ostaggi": l'annuncio di Biden
Nella guerra tra Israele e Hamas nelle ultime ore sono emersi dettagli sulle attività dei miliziani jihadisti nel cuore dell'ospedale Al Shifa di Gaza, da giorni duramente colpito dai raid israeliani. Le forze militari di Tel Aviv hanno svelato la presenza di un tunnel lungo 50 metri al di sotto dell'edificio, di una centrale operativa al piano -2 del nosocomio. Inoltre, un video delle telecamere di sicurezza avrebbe immortalato due ostaggi del 7 ottobre portati dai miliziani nell'ospedale. Ecco la cronaca della giornata
Ore 21.41 - La presidente del Comitato internazionale della Croce Rossa ha incontrato Haniyeh in Qatar
La presidente del Comitato internazionale della Croce Rossa, Mirjana Spoljaric, ha incontrato a Doha Ismail Haniyeh, il capo dell'ufficio politico di Hamas. Separatamente, Spoljaric ha anche incontrato le autorità del Qatar. L’ha reso noto l'Icrc, che riferisce che è stato chiesto di nuovo "il rilascio immediato degli ostaggi".
Ore 20.55 - Hamas: “Non c’è ancora l’accordo sullo scambio di prigionieri”
Izzat al-Rishq, membro dell'Ufficio politico di Hamas, ha affermato che al momento non è stato ancora raggiunto con Israele un accordo sullo scambio di prigionieri. Lo riferisce Al Jazeera in arabo.
Ore 20.04 - Kirby (National Security Council Usa): "Fiduciosi ma c'è ancora da lavorare"
"Stiamo lavorando incessantemente. Siamo convinti di non esser mai stati così vicini [al rilascio degli ostaggi, ndr], quindi siamo fiduciosi. Ma c'è ancora da lavorare". Così l'ammiraglio John Kirby, portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, sul negoziato per il rilascio degli ostaggi israeliani detenuti da Hamas.
Ore 19.43 - Consigliere di Biden inviato in Israele per scongiurare una guerra col Libano
Il consigliere di Joe Biden Amos Hochstein è arrivato in Israele per una serie di colloqui con la leadership dello Stato ebraico per evitare una guerra con il Libano. Lo riferisce Axios, citando fonti Usa e israeliane, secondo le quali la Casa Bianca teme che le azioni militari di Israele lungo il confine col Libano possano scatenare una guerra regionale.
Ore 19.00 - Media libanesi: bombardamento israeliano contro una chiesa vicino alla Linea blu
I bombardamenti dell'artiglieria israeliana hanno preso di mira la chiesa di San Giorgio nella città di Yaroun, nel distretto di Bint Jbeil, vicino alla Linea blu (che demarca il confine de facto tra Libano e Israele). Lo riferisce l'agenzia di stampa libanese "Nna".
Ore 18.41 - Biden: accordo per gli ostaggi vicino
Il presidente degli Stati Uniti ha ribadito oggi di credere che un accordo per il rilascio degli ostaggi israeliani detenuti da Hamas a Gaza sarà raggiunto presto. Lo fa sapere l'agenzia Reuters.
Ore 17.55 - Erdogan: i raid di Israele ricordano la seconda guerra mondiale
"Dal 7 ottobre va avanti un'atrocità che ricorda ciò che è successo durante la seconda guerra mondiale". Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan criticando i raid di Israele contro la Striscia di Gaza durante un discorso alla nazione dopo una riunione di gabinetto, trasmesso dalla tv di Stato turca Trt.
Ore 17.30 - Israele bombarda la casa di un deputato sciita nel sud del Libano
La casa di Kablan Kablan, parlamentare del movimento sciita Amal nel sud del Libano, è stata danneggiata in un raid aereo israeliano. Lo ha riferito il Jerusalem Post
Ore 16.37 - Guterres, a Gaza peggiore uccisione di civili del mio mandato
Rispondendo a una domanda sul perché non denuncia come crimini di guerra gli attacchi di Israele alle scuole Unrwa, il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres ha spiegato di non avere il mandato per classificare tali atti, ma è chiaro che migliaia di bambini sono stati uccisi in poche settimane e "stiamo assistendo a un'uccisione di civili che non ha eguali ed è senza precedenti in qualsiasi conflitto da quando sono Segretario Generale".
Ore 16.28 - Putin partecipa domani a riunione Brics su Gaza
I leader dei paesi Brics terranno domani una riunione di emergenza in videoconferenza per discutere della situazione in Medio Oriente, compresa la guerra nella Striscia di Gaza. Lo ha reso noto l'ufficio del presidente sudafricano Cyril Ramaphosa, precisando che è prevista la partecipazione del presidente russo Vladimir Putin. "I leader dei paesi Brics - Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica - si riuniranno sotto la presidenza sudafricana per un incontro virtuale di emergenza, invitando i leader dei nuovi paesi Brics - Arabia Saudita, Argentina, Egitto, Etiopia, Iran ed Emirati Arabi Uniti", si legge nella nota.
Ore 16.27 - Onu, Guterres: “Bambini hanno bisogno di pace”
Il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres, ha affermato sche i bambini hanno bisogno di pace. "Guerre, cambiamenti climatici, turbolenze economiche. Crisi dopo crisi, i bambini di tutto il mondo vengono derubati delle loro vite e del loro futuro", ha scritto in un tweet. "I bambini hanno bisogno di pace, adesso", ha rimarcato il segretario generale.
Ore 15.22 - Macron e Xi "d'accordo sull'evitare l'escalation"
Emmanuel Macron e Xi Jinping "hanno convenuto sull'importanza di evitare qualsiasi escalation a livello regionale". Lo fa sapere l'Eliseo dopo la notizia del colloquio telefonico tra il presidente francese e il leader cinese. Secondo una nota, Macron ha parlato con Xi degli "sforzi" in atto per la liberazione degli ostaggi trattenuti da Hamas nella Striscia di Gaza dal terribile attacco del 7 ottobre del gruppo nel Paese. La Cina deve "contribuire molto di più" agli aiuti umanitari dell'Onu ai civili palestinesi, hanno poi detto dalla presidenza francese, secondo quanto riporta Bfmtv dopo la conferenza per Gaza organizzata a Parigi che ha raccolto aiuti per oltre miliardo di euro. "Questo sostegno al momento è estremamente limitato, circa un milione di dollari l'anno, ed esortiamo quindi livelli le autorità cinesi ai più alti livelli a fare molto di più", hanno fatto sapere, stando all'emittente, mentre Parigi chiede anche a Pechino di utilizzare la sua "influenza" sui Paesi del Medio Oriente per "evitare qualsiasi escalation" nel conflitto tra Israele e Hamas.
Ore 14.56 - "Troveremo ogni terrorista di Hamas, non importa il tempo"
"Il primo ministro Netanyahu è stato chiaro. Ogni terrorista di Hamas è un uomo morto che cammina. Li troveremo, non importa quanto tempo ci vorrà. E consegneremo alla giustizia i mostri che il 7 ottobre hanno bruciato, decapitato, rapito, torturato, mutilato e violentato centinaia e centinaia di israeliani. Li consegneremo alla giustizia e gliela faremo pagare". Lo sottolinea in un'intervista all'Adnkronos il portavoce del governo israeliano, Eylon Levy.
Ore 14.26 - Mosca, domani incontro Lavrov-ministri esteri arabi
Domani a Mosca è in programma un incontro del ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov con alcuni ministri degli Esteri dei paesi della Lega degli Stati arabi e dell'Organizzazione per la cooperazione islamica, giunti nella capitale russa per discutere della situazione nella Striscia di Gaza. Lo ha reso noto poca fa la rappresentante ufficiale del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova.
Ore 14,15 - Idf: dal Libano 25 razzi in direzione Israele, 3 droni contro sito militare
Le forze israeliane (Idf) hanno confermato che 25 razzi sono stati lanciati dal sud del Libano in direzione di Israele. Lanciati anche, secondo quanto riferisce il Times of Israel, tre droni carichi di esplosivo che hanno colpito una postazione delle Idf lungo il confine. Diversi razzi sono stati intercettati dal sistema Iron Dome, mentre altri sono caduti in aree aperte. Non vengono segnalate vittime, mentre - riporta Haaretz - sono tornate a suonare le sirene di allarme antimissile in località del nord di Israele. Le Idf hanno confermato operazioni dell’artiglieria e di aver colpito una cellula di Hezbollah accusata di pianificare attacchi con missili anticarro contro Israele. Caccia, elicotteri d’attacco e tank - stando a quanto reso noto - hanno colpito obiettivi di Hezbollah nel sud del Paese dei Cedri
Ore 14,01 - Foto soldati israeliani davanti al tribunale di Gaza
Una foto che circola sui social mostra i soldati della Brigata Nahal dell’esercito israeliano in posa davanti al tribunale di Hamas nella Striscia di Gaza, dopo aver preso possesso dell’edificio. Lo riferisce Times of Israel, aggiungendo che non vi sono indicazioni su quando sia stata scattata l’immagine. I soldati sventolano bandiere israeliane.
Ore 13,47 - Entrato a Gaza materiale per primo ospedale da campo
Il materiale inviato dalla Giordania per costruire un ospedale da campo è entrato nella Striscia di Gaza per la prima volta dallo scoppio della guerra tra Israele e Hamas. Lo ha annunciato il direttore generale degli ospedali di Gaza, Mohammed Zaqout, citato dai media satellitari arabi. «L’ospedale sarà realizzato a Khan Younis per accogliere i feriti e i malati», ha affermato Zaquot, denunciando le condizioni «catastrofiche» in cui versano gli ospedali del sud di Gaza, «con l’afflusso di centinaia di feriti ogni giorno e continui attacchi aerei e di artiglieria».
Ore 13,35 - Israele, individuati 35 tunnel a Gaza City
Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno fatto irruzione nelle case di alti funzionari del gruppo armato palestinese Hamas nel lussuoso quartiere Rimal, e Sheikh Ijlin, di Gaza City, dove è stato ingaggiato un conflitto a fuoco. Nel corso dell’operazione, sono stati individuati gli ingressi di 35 tunnel e decine di armi nei due quartieri, e sono stati uccisi diversi membri di Hamas, secondo una nota stampa delle Idf. Inoltre, nell’area di Rimal i militari hanno individuato un deposito di armi e sette lanciarazzi.
Ore 13,20 - Neonati prematuri arrivati in Egitto da Gaza
Ventotto bambini nati prematuri provenienti dalla Striscia di Gaza sono giunti in Egitto attraverso il valico di Rafah. Lo riporta l’emittente egiziana Al-Qahera su Facebook. In un successivo post Al-Qahera pubblica un video nel quale si vedono operatori sanitari egiziani che aspettano i neonati, giunti in ambulanza, prima di metterli all’interno delle incubatrici. I piccoli verranno curati negli ospedali egiziani.
Ore 13,08 - Ue, Anp pronta a governare Gaza
"L’idea discussa, non ancora finalizzata, è che una forma di autorità palestinese dovrà essere a Gaza che non può essere rioccupata da Israele o restare a essere sotto il controllo di Hamas, perché non ha più posto lì. Qualcuno ovviamente deve riempire il vuoto. E dovrebbe essere un’autorità palestinese". Lo ha dichiarato il portavoce dell’Ue per la Politica estera, Peter Stano, nel briefing quotidiano con la stampa. "E dopo il confronto con i rappresentanti palestinesi, all’Alto rappresentante dell’Ue è stato detto che l’Autorità palestinese è pronta, a un certo punto in qualche modo, che dovrà essere definito, con il sostegno dei Paesi arabi, delle Nazioni unite, ma in linea generale l’Autorità palestinese è pronta. Ed è quello per cui lavoriamo in questo momento: che l’Autorità palestinese prenda il controllo, a un certo punto, in modo che il territorio di Gaza sia governato propriamente e non da un’organizzazione terroristica".
Ore 12,50 - Danni a base nel Nord Israele per razzo Hezbollah
La base Biranit, nel nord di Israele, avrebbe riportato ingenti danni a causa di un attacco missilistico lanciato dal Libano da Hezbollah. Lo riporta The Times of Israel citando filmati sulle conseguenze dell’attacco pubblicati sui social network. In precedenza le forze israeliane di difesa (Idf) avevano riferito che il bombardamento aveva provocato un incendio nei pressi della base. In risposta Israele ha colpito obiettivi di Hezbollah in Libano.
Ore 12.41 - Le famiglie degli ostaggi a Knesset: "No pena di morte a terroristi"
In un’audizione alla Knesset, le famiglie degli ostaggi detenuti da Hamas hanno implorato il governo israeliano di non approvare una legge per la pena di morte ai terroristi, almeno non fino a quando gli ostaggi non saranno rilasciati, di non farlo "fino a quando hanno la spada sul collo". Con la voce rotta per l’emozione, quasi ridotto alle lacrime, Gil Dikman - che ha perso una zia nell’attacco del 7 ottobre e ha un cugino con la moglie ostaggi nella Striscia di Gaza - si è rivolto al ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir: "Ti imploro di non capitalizzare la nostra sofferenza, Siate con noi dalla parte della vita e non dalla parte della morte".
Ore 12.15 - Israele: sale a 65 il numero dei militari morti in offensiva di terra a Gaza
Sale a 65 il bilancio dei militari israeliani uccisi nell’offensiva di terra di Israele nella Striscia di Gaza e a 352 dall’inizio delle operazioni israeliane il 7 ottobre. Lo si apprende dalle Forze di difesa israeliane (Idf), che hanno annunciato oggi la morte di altri due militari uccisi nei combattimenti nel nordi di Gaza. Si tratta del sergente Dvir Barazani, 20 anni, del sergente Yinon Tamir, 20 anni.
Ore 11.41 - Israele pubblica i volti dei bambini e dei neonati in ostaggio
Nella Giornata Mondiale dell’Infanzia, l’account ufficiale di Israele ha pubblicato le immagini dei neonati e dei bambini, tenuti in ostaggio a Gaza da Hamas. "Guardate ognuno dei loro volti. Questi sono i neonati, i bambini e i bambini tenuti in ostaggio dai terroristi di Hamas a Gaza", si legge nella dichiarazione che accompagna l’immagine con i primi piani di ognuno. "Dovrebbero stare con le loro famiglie. Non in una stanza buia da qualche parte a Gaza. Tornino a casa". Sono circa 40 i minori e i neonati detenuti tra i circa 240 ostaggi israeliani a Gaza.
Ore 10,45 - Israele: tre comandanti di Hamas uccisi in ultimi raid
Tre comandanti di compagnie di Hamas sarebbero stati uccisi durante i raid condotti la scorsa notte dalle forze israeliane di difesa (Idf). Lo riporta The Times of Israel citando la stessa Idf. I bombardamenti, spiega l’Idf, sono avvenuti a seguito di informazioni da parte dello Shin Bet e della Direzione dell’intelligence militare. Le forze israeliane hanno anche identificato un gruppo di agenti di Hamas diretti in un edificio e hanno ordinato un attacco aereo.
Ore 10,01 - Raid di Israele contro l'ospedale indonesiano
Almeno 12 persone, tra le quali medici e pazienti, sono state uccise in raid dell’esercito di Israele contro l’Ospedale indonesiano nel nord della Striscia di Gaza: lo hanno riferito oggi responsabili del locale ministero della Sanità. Secondo fonti concordanti, rilanciate anche dall’emittente Al Jazeera, carri armati delle forze di Tel Aviv hanno circondato la struttura.
Ore 9,21 - Oggi 40 camion di aiuti a Gaza da Rafah
Quaranta camion di aiuti umanitari sono attesi nelle prossime ore nella Striscia di Gaza dopo essere passati attraverso il valico di Rafah. Lo ha annunciato l’amministrazione di coordinamento e collegamento di Gaza. Lo riporta Haartez. I camion trasportano attrezzature che sono state inviate dagli Emirati Arabi Uniti per la realizzazione di un ospedale da campo destinato ai feriti dell’enclave palestinese
Ore 9,10 - Hamas disponibile a rilasciare un maggior numero di ostaggi
Una fonte impegnata nei negoziati con Hamas ha detto ad Haaretz che il gruppo islamista ha espresso la volontà di aumentare il numero di ostaggi che è disposta a rilasciare. Secondo il quotidiano israeliano, il numero e l’identità degli ostaggi che verranno rilasciati non sono ancora stati concordati e le trattative continuano. «I contatti indiretti tra Israele e Hamas sono già falliti due volte, quando si stimava che l’accordo potesse essere concluso. Abbiamo bisogno di più pazienza», ha aggiunto. Israele, Stati Uniti e Qatar hanno espresso nei giorni scorsi ottimismo riguardo alla possibilità che un accordo venga concluso nei prossimi giorni. Uno dei motivi per cui i negoziati sono lenti è dovuto al fatto che il leader di Hamas nella Striscia di Gaza, Yahya Sinwar, non mantiene un contatto continuo con i team negoziali dell’organizzazione.
Ore 8.54 - "Lo sfollamento dei palestinesi da Gaza è una linea rossa"
Lo sfollamento della popolazione palestinese da Gaza è "una linea rossa". Lo ha ribadito il ministro degli Esteri egiziano, Sameh Shoukri, durante l'incontro a Pechino tra una delegazione composta da Paesi arabi, a maggioranza musulmana ed organizzazioni regionali (Egitto, Arabia Saudita, Giordania, Indonesia, Anp e Oci) con il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi. "C'è una politica dichiarata che mira allo sfollamento dei palestinesi da Gaza, ma la forte posizione di rifiuto da parte dell'Egitto e dei Paesi arabi è una linea rossa. Lo sfollamento minaccerà la pace, la sicurezza e la stabilità della regione e del mondo", ha affermato Shoukri, secondo quanto riferito dal suo portavoce, Ahmed Abu Zeid, sul social X. Il capo della diplomazia del Cairo ha lamentato che ci sono Paesi che non classificano come "crimini di guerra" le azioni dell'esercito israeliano nella Striscia di Gaza, che hanno già causato la morte di più di 13mila persone dopo il massacro del 7 ottobre da parte di Hamas. "Purtroppo alcune parti non definiscono le flagranti violazioni e i crimini di guerra israeliani secondo la loro vera natura. Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha la responsabilità di proteggere la legittimità internazionale", ha aggiunto il ministro, che ha quindi sottolineato lo sforzo dell'Egitto di inviare aiuti umanitari nella Striscia attraverso il valico di Rafah nonostante "la politica di Israele di ostacolarne l'ingresso".
Ore 8.11 - "Noa Marciano uccisa dentro l'ospedale"
L'esercito israeliano ha denunciato il fatto che la soldatessa soldato Noa Marciano sia stata giustiziata dai miliziani di Hamas "all'interno dell'ospedale Al Shifa di Gaza City", una versione che contraddice quella di Hamas secondo cui la 19enne e' morta sotto le bombe proprio di Israele. Lo ha detto il portavoce dell'esercito israeliano, Daniel Hagari: Marciano "fu presa in ostaggio dai terroristi di Hamas durante il massacro del 7 ottobre e portata viva a Gaza". La giovane era rimasta ferita negli scontri tra le forze israeliane e i militanti di Hamas, ma "un'anatomia indipendente ha stabilito che le ferite di Noa non costituivano un rischio per la sua vita". Secondo Hagari, in base alle informazioni di intelligence in mano agli israeliani, "i terroristi di Hamas portarono Noa all'ospedale al-Shifa, dove fu rapidamente uccisa". Nei giorni scorsi, le Brigate Ezzedine al-Qassam, il braccio armato di Hamas, avevano riferito che Marciano era morta sotto i bombardamenti israeliani del 9 novembre. Lunedì scorso Hamas ha diffuso un video in cui Marciano, presumibilmente al quarto giorno di prigionia, chiedeva di fermare i bombardamenti perché gli ostaggi -aveva detto -"possono morire"; nelle foto successive c'era sempre lei, apparentemente morta, con una grave ferita alla testa e senza un piede. Impossibile individuare il luogo dove fosse stato girato il video poichénelle immagini si vede solo la giovane che legge un giornale, sullo sfondo la bandiera del gruppo islamista. Poco prima della messa in onda del video, il portavoce delle Brigate al-Qasam, Abu Obeida, aveva accusato Israele di rifiutare l'accordo per lo scambio di ostaggi israeliani con prigionieri palestinesi.
Ore 7.31 - Khamenei, "la sconfitta di Israele a Gaza è già un dato di fatto"
Il leader supremo iraniano, l'Ayatollah Ali Khamenei, ha affermato che Israele ha subito una "sconfitta" nella sua guerra contro Hamas, appoggiato dall'Iran. In un discorso tenuto presso un centro aerospaziale del Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche nella capitale Teheran, citato dall'Afp, Khamenei ha affermato che "la sconfitta del regime sionista a Gaza è un dato di fatto". "Avanzare ed entrare negli ospedali o nelle case delle persone non è una vittoria, perché vincere significa sconfiggere l'altra parte", ha aggiunto. Khamenei ha affermato che Israele "finora ha fallito" nel raggiungere l'obiettivo dichiarato di distruggere Hamas "nonostante i massicci bombardamenti" di Gaza. "Questa incapacità riflette l'incapacità degli Stati Uniti e dei paesi occidentali" che sostengono Israele, ha aggiunto. L'Iran, che sostiene Hamas finanziariamente e militarmente, ha definito gli attacchi del 7 ottobre un "successo", ma ha negato qualsiasi coinvolgimento diretto.
Ore 7.26 - Idf, "stiamo espandendo le operazioni nella Striscia
L'esercito israeliano ha affermato che sta "espandendo" le sue operazioni nella Striscia di Gaza, riferisce l'Apf. Israele ha avvertito di evacuare i residenti del più grande campo profughi di Gaza, Jabalia, e di un vicino campo costiero, mentre, come hanno detto domenica i militari, sta "espandendo le sue attività operative in altri quartieri della Striscia di Gaza". Un funzionario sanitario di Hamas ha spiegato che più di 80 persone sono state uccise sabato in due attacchi a Jabalia, compreso quello contro una scuola delle Nazioni Unite che ospitava gli sfollati. Un video sui social media verificati dall'Afp mostra corpi coperti di sangue e polvere sul pavimento di un edificio, dove i materassi erano stati incastrati sotto i tavoli della scuola.